Oggi ho partecipato all’Udienza della Corte dei Conti di Venezia, a Palazzo dei Camerlenghi, ai piedi del Ponte di Rialto, in merito alla cosiddetta parifica sul giudizio sul rendiconto delle Regione del Veneto, in sostanza l’atto con il quale i magistrati contabili si esprimono sui conti della regione, parifica comunque approvata come ogni anno.
Qui alcuni dei punti che personalmente mi hanno più colpito.
In merito alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 i magistrati hanno ricordato, come già fatto nel 2022, i troppi organismi in gioco, con compiti spesso soprapposti, che possono comportare aggravio di tempi, procedure e costi. La Procura auspica che le strutture di governo dei giochi olimpici vengano semplificate con una cabina di regia che consenta un reale coordinamento delle azioni e una chiara ripartizioni di competenze. La cifra che la Regione sta sborsando con le casse dei veneti e’ pari a ben 25.173.000 euro!
Severo sul giudizio sulla famigerata pista da bob, con un aumento considerevole dei costi iniziali, erano all’inizio 65 milioni di euro, poi passati a 85 milioni per arrivare a 124,8 milioni !!!
Hanno poi ricordato i ben 7 miliardi assegnati alla Regione Veneto del PNRR , una montagna di soldi che vedremo a breve come verranno spesi da Zaia & Co.
I magistrati contabili hanno dato una tirata d’orecchi al governo Zaia anche sui medici a gettone, ovvero i medici reclutati sul mercato per far fronte alla carenza del personale sanitario.
Hanno affermato che il fenomeno è ancora troppo diffuso come dimostra il costo sostenuto dai contribuenti veneti pari a 68 milioni di euro di cui 19,2 milioni per i pronto soccorso, 9,6 per anestesia e rianimazione, 4 milioni per ostetricia e ginecologia e 2,9 milioni per radiologia.
La Procura dei Corti dei Conti auspica che gli investimenti strutturali sulla sanità con i fondi del PNRR vengano affiancati da una adeguata programmazione delle risorse umane necessarie all’efficiente funzionamento delle strutture sanitarie, per evitare che in assenza di personale venga dato il servizio ai privati.
In merito all’agenda 2030 ONU, alla strategia “Europa 2020”, alle questioni ambientali i magistrati affermano che: permangono situazioni di criticità nelle città venete per il superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/mc per il PM10; ci stiamo allontanando dall’obiettivo del 25% di superfice coltivata a biologico; l’indicatore che misura il tasso di consumo di suolo risulta critico perché in salita dal 2010, oggi pari a 525 metri quadri/abitante contro i 359 della media italiana.
Alla fine dell’udienza è intervenuto il Presidente Zaia, come sa fare lui, ottenendo pure l’applauso dei giudici.
Auguro a tutti noi dal profondo del cuore che non venga mai approvata la legge dello Stato che preveda di cancellare il limite dei mandati ai presidenti di regione. Credo che al Veneto serva una nuova amministrazione che sappia individuare le vere priorità dei veneti mettendo ai primi posti il lavoro, l’ambiente, l’istruzione, la sanità pubblica e lotta alla povertà; ai veneti non servono sperperi per inutili piste o tagli alla sanità per pagare la Superstrada Pedemontana Veneta.
Andrea Zanoni