E’ stato un vero piacere spiegare il lavoro fatto in Europa come relatore del Parlamento europeo della nuova Direttiva di Valutazione d’Impatto Ambientale VIA a due classi di studenti dell’Università di Treviso e Venezia. La tutela dell’ambiente è una “cosa da giovani” perché riguarda il presente e il futuro. Rispettare il territorio in cui si vive, non inquinare ed esigere che lo sviluppo sia sostenibile vuol dire vivere nell’oggi pensando anche al domani, una prospettiva in cui i nostri ragazzi sono protagonisti assoluti.
Ho accettato subito di incontrare gli studenti dell’Università Palazzo di Treviso e della Ca’ Foscari a Venezia. Questo perché è fondamentale che i nostri ragazzi sappiano quali sono le principali minacce all’ambiente e cosa viene fatto per tutelarlo. Il nostro Veneto non fa eccezione. Per troppi anni cavatori e palazzinari hanno frustrato le nostre campagne, i nostri fiumi e le nostre città con inutili opere spesso costruite senza il minimo riguardo per i criteri ambientali. A pagarne le conseguenze siamo tutti noi, in termini di salute e di qualità della vita.
I giovani saranno i protagonisti di un futuro che la politica ha il dovere di preservare. Per questo informarli su quanto viene fatto per tutelare l’ambiente è un dovere e un onore. Al Parlamento europeo, in più di un anno di duro lavoro, incontri e negoziati, ho fatto tutto il possibile per arrivare ad una nuova Direttiva UE di Valutazione d’Impatto Ambientale VIA con standard ambientali all’altezza delle nuove sfide globali del XXI secolo. Ho parlato agli studenti delle principali novità della nuova direttiva come norme specifiche sulla biodiversità, sul clima, maggiore trasparenza nella procedura per facilitare la partecipazione pubblica grazie alla creazione di un portale centrale, norme nuove sul conflitto di interessi, sanzioni nel caso di violazioni delle norme derivanti dalla nuova direttiva, una forte limitazione della possibilità di ricorrere a deroghe, norme contro il “salami slicing” ovvero la valutazione a pezzi di uno stesso progetto, i cambiamenti idromorfologici, i rischi per la salute e tanto altro.
La tutela dell’ambiente e quindi della nostra salute inizia nelle scuole e nelle università, perché è in queste fucine del sapere che crescono i cittadini dell’oggi e del domani. Aiutare loro a capire quanto sia importante rispettare gli standard ambientali nella costruzione di ponti, porti, autostrade, discariche di rifiuti, allevamenti e tanti altri progetti pubblici e privati, contribuirà a rendere la nostra società più sostenibile e sicura per tutti. Ci tengo a ringraziare gli studenti per l’attenzione e i docenti per aver creato questa importantissima occasione.
Andrea Zanoni