ANDREA

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IN VENETO LA MAFIA E’ RADICATA DA TEMPO MA LA REGIONE NON LA CONTRASTA SUFFICIENTEMENTE E I TRIBUNALI HANNO POCO PERSONALE

Mercoledì a Treviso all’incontro sulle mafie in Veneto, che ho voluto organizzare per fare il quadro della preoccupante situazione, sono intervenuti Marco Lombardo, Referente del Coordinamento regionale Veneto di LIBERA Associazioni Nomi e Numeri CONTRO LE MAFIE, Gianni Belloni, Direttore del Centro di documentazione e d’inchiesta sulla criminalità organizzata in Veneto e Paolo Galeano, Sindaco di Preganziol e Coordinatore di Avviso Pubblico per la Regione del Veneto.
Il quadro che emerge per quanto riguarda le ecomafie e le mafie è molto preoccupante.
Nonostante l'evidente aumento delle attività criminali legate alla mafia in Veneto, la Giunta regionale continua a ridurre i finanziamenti destinati alle leggi per contrastare il crimine organizzato e promuovere la legalità. È come se queste leggi fossero automobili bloccate senza carburante, incapaci di operare efficacemente.
In Commissione legalità abbiamo constatato tagli significativi nei finanziamenti: ad esempio, per la legge 48 che dovrebbe coordinare le politiche antimafia, si è verificato un drastico decremento del 28%, passando da 107,5 mila euro del 2023 a 77,5 mila euro nel 2024. Considerando che nel 2020 erano disponibili 170 mila euro, è evidente il taglio consistente in pochi anni.
La legge 9 per la promozione della legalità ha subito un decremento da 713 a 700 mila euro, mentre la legge per la Polizia Locale e la sicurezza ha visto una diminuzione del 70%, scendendo da 329 mila euro a soli 103 mila euro.
È preoccupante notare che nonostante gli allarmi del capo della DDA, Bruno Cherchi, i numerosi casi aperti e i processi a 400 persone per crimini mafiosi in Veneto, la Giunta regionale sembra non dare la giusta importanza a questa emergenza.
La situazione è allarmante, come evidenziato da Galeano, Lombardo e Belloni nei loro importanti interventi.
È fondamentale agire con maggiore determinazione e risorse adeguate per contrastare il dilagare del crimine organizzato nella nostra regione, soprattutto rimediando alla situazione di sotto organico dei tribunali, dotandoli del personale amministrativo e di magistrati oggi mancanti.
Andrea Zanoni
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