In Veneto con le armi negli ospedali.

Venezia, 6 maggio 2016 – Mercoledì 4 maggio la Prima Commissione consigliare ha approvato il progetto di “Regolamento sulle modalità di accesso e di permanenza nelle sedi istituzionali della Regione del Veneto, degli Enti del Servizio sanitario regionale, degli enti strumentali e degli organismi sottoposti a controllo e vigilanza della Regione” avente come primo firmatario il Consigliere Villanova, con tutti i voti favorevoli tranne quello del PD del consigliere Azzalin.

Durante la discussione è stato approvato un emendamento del consigliere Sergio Berlato che definirei “emendamento Beretta” grazie al quale si consente (all’articolo 5) a tutti coloro che sono in possesso di porto d’armi per difesa personale di entrare armati in tutte le sedi del Consiglio regionale, della Giunta regionale, in tutti gli ospedali, e ancora nelle sedi delle ASL, dell’Arpav, degli Enti Parco Regionali, dell’ESU, degli istituti Zooprofilattici, di Veneto Agricoltura, Veneto Lavoro e Veneto Strade.

Trovo poco degno di una società civile consentire (fatte le debite eccezioni:  forze dell’Ordine, addetti del servizio esterno di vigilanza, addetti alla sicurezza personale in servizio di scorta ad autorità politiche) ai privati in possesso di porto d’armi entrare ad esempio nelle corsie degli ospedali o al pronto soccorso, armati di pistola. Cosa c’entrano le armi con la salute, i malati e i medici?

I cittadini per sentirsi sicuri dovranno andare in ospedale col giubbotto antiproiettile ? E noi consiglieri in aula dovremmo temere la reazione delle persone armate ? Mi appello al personale medico ma anche ai malati affinché si rivolgano  a Zaia perchè faccia bocciare questo articolo del regolamento relativo alle armi che ora dovrà essere votato in via definitiva dal Consiglio regionale.

Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto questa maggioranza a trazione leghista sia succube del consigliere Berlato che come tutti sanno è un sostenitore accanito dell’uso delle armi e non perde occasione per proporre atti, risoluzioni e norme che ne prevedano il loro uso e liberalizzazione a vantaggio soprattutto della lobby degli armieri. Naturalmente presentero’ all’aula un emendamento per cancellare questo obbrobio.

Andrea Zanoni – Consigliere regionale.

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