IL VENETO VUOLE AGEVOLARE ULTERIORMENTE IL MASSACRO DEGLI UCCELLI MIGRATORI CANORI. DENUNCERO’ ALLA CORTE DEI CONTI E ALLA COMMISSIONE EUROPEA GLI EVENTUALI ABUSI.

Le norme sugli appostamenti del Veneto sono tra le piu’ permissive d’Italia. Tra queste troviamo gli appostamenti cosiddetti “precari”, un’invenzione tutta veneta per realizzare degli appostamenti praticamente fissi, perché permanenti per tutta la stagione venatoria. L’appostamento precario è utile ad evadere la tassa prevista per gli appostamenti fissi. Con un appostamento precario hai la stessa struttura di quello fisso ma non paghi la tassa!
Se, come annunciato dalla stampa, peggioreranno la legge presenterò un esposto anche alla Corte dei Conti perché a mio avviso qui la regione incorre nel danno erariale oltre che nella violazione di norme paesaggistiche di competenza dello Stato.
Sull’intenzione di modificare la legge sui richiami vivi farò il possibile per contrastarla e se approvata farò un esposto alla Commissione Europea.
Andare a liberalizzare ancor di piu’ una norma che concede di fatto una barbarie, un maltrattamento legalizzato, dove piccoli uccelli canori vengono detenuti in gabbiette dove non possono nemmeno aprire le ali, è inammissibile e contro il diritto comunitario.
Gli anelli inamovibili sono l’unica garanzia per evitare che venga sanata la detenzione di uccelli selvatici catturati illegalmente e poi usati come richiami vivi.

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