Zaia, in un’intervista di oggi su Repubblica, dichiara di voler dare una mano ai giovani. Eppure abbiamo una legge contro il consumo di suolo che ne ha generato ulteriormente. Basti pensare al polo logistico di Casale sul Sile o ai nuovi capannoni in arrivo di San Lazzaro a Bassano del Grappa. Non solo: cita i chicchi di grandine da un etto e mezzo ma si scaglia contro Greta Thumberg, definendo non condivisibile il suo approccio.
Eppure Greta Tumberg dice solo che la politica deve agire, sulla scia di quanto ci indicano la scienza ed i tecnici. Cosa c'è di sbagliato in questa visione, basata semplicemente sulla logica e sul buon senso? Lo sa il presidente che le ondate di grandine più devastanti si sono verificate proprio in Veneto e Lombardia? Ovvero nelle regioni con il più alto tasso di consumo di suolo e cementificazione, condizioni ideali per generare grandi masse d'aria calda ed umida che favoriscono le grandinate violentissime di questi giorni? Mi pare che Zaia dovrebbe pensare a fare il mea culpa invece che predicare sull'ambiente e i cambiamenti climatici”.
La Regione non si è ancora dotata di un Piano di Contrasto dei Cambiamenti climatici che stiamo chiedendo dal 2019, quando come gruppo consiliare abbiamo presentato il documento 'Veneto 100% sostenibile', dimostrando che il Veneto potrebbe diventare regione a produzione energia rinnovabile entro il 2030.
Con l'ultimo collegato al bilancio è stato inoltre approvato un mio emendamento per revisionare tutte le norme ambientali ed adattarle all'emergenza climatica. Ma nulla è stato fatto.
Zaia ha portato il Veneto ad essere l'unica Regione d'Italia dove il biologico diminuisce e i pesticidi aumentano in consumo e diffusione. Un Veneto dove si vogliono cementificare le vette montane in deroga ai divieti di legge, dove primeggiamo per consumo di suolo, inquinamento dell'acqua e dell'aria.
Cominci a dare il buon esempio, del buon padre di famiglia. Dia ascolto, ad esempio, alle allerte dei pediatri in piena emergenza smog ed eviti di violare la legge andando ad accendere i falò illegali dell'Epifania. Forse, a Zaia, Greta provoca fastidio perché in questi anni ha messo in evidenza l'incoerenza dei politici come lui, che predicano bene ma razzolano malissimo.
Andrea Zanoni