Il Comitato Internazionale Olimpico, il CIO, da molto tempo prima della disponibilità del sindaco di Innsbruck a rimettere a posto la locale pista da bob per le olimpiadi Milano-Cortina, aveva sempre affermato che in termini di sostenibilità economica e ambientale sarebbe stato necessario valutare l’alternativa offerta dalla città austriaca.
Il CIO lo aveva recentemente ribadito in seguito ad una richiesta del CIPRA, la Commissione internazionale per la protezione delle Alpi.
Innsbruck rappresenta diversi vantaggi sia di natura economica ma anche ambientale, le cifre necessarie per l’utilizzo dell’impianto di Innsbruck sosta state valutate dai 10 ai 15 milioni di euro.
Dal punto di vista del cronoprogramma per realizzare la nuova pista da bob di Cortina credo siamo già fuori tempo massimo, a mio avviso il filo rosso è già stato superato; anche se il cantiere partisse in tempi rapidi ci vorrebbe un miracolo per portarlo a termine in tempo utile date le variabili meteo che un sito di questa altitudine potrebbe comportare, oltre agli imprevisti che potrebbero nascere durante la realizzazione di un cantiere in un sito naturale di montagna come questo.
La conferma arriva anche dai diretti interessati, nessuna azienda ha risposto alla scadenza del 20 settembre alla gara su inviti che la società appaltante ha dovuto bandire dopo che la gara pubblica era andata deserta.
Sostituire la storica pista Eugenio Monti con un nuovo impianto, comporta costi insostenibili, le ultime previsioni per la sua realizzazione si aggirano sui 124 milioni di euro, ai quali però andrebbero aggiunto un milione e mezzo di euro all’anno per spese di manutenzione. Nei 30 anni di funzionamento previsti per l’impianto si andrebbero a spendere altri 45 milioni di euro che sommati ai 124 di costi di realizzazione porterebbero ad un totale di 170 milioni di euro.
Il 13 settembre scorso ho depositato un’interrogazione per chiedere formalmente alla Giunta Zaia chi coprirebbe le spese annuali visto che sia il Comune di Cortina che la Provincia di Belluno comprensibilmente non ne vogliono sapere.
La Regione poi si troverà a dover far fronte a un nuovo buco, che si aggiungerà alla voragine prodotta dall’altro enorme buco causato dalla disastrosa situazione economica della superstrada Pedemontana veneta, e una spesa di 1,5 milioni l’anno per la manutenzione della pista non è certo cosa da poco.
Il Gruppo consigliare del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini ha assunto una netta posizione su questa vicenda aderendo formalmente, alla manifestazione di domenica 24 settembre a Cortina indetta da diversi gruppi e associazioni per chiedere di seguire l'alternativa di Innsbruck.
Anche la Federazione provinciale di Belluno del Partito democratico, tramite il segretario Alessandro Dal Bianco, ha aderito alla manifestazione. Perciò domani in rappresentanza del Gruppo Consigliare del PD sarò a manifestare a Cortina in difesa dell'ambiente e dei fondi della collettività.
Andrea Zanoni