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DARE UNA RISPOSTA AI DISAGI DEI PENDOLARI DELLA LINEA FERROVIARIA BELLUNO-VENEZIA

I lavoratori e gli studenti pendolari, che devono raggiungere Venezia dalle stazioni ferroviarie poste lungo la linea Belluno – Venezia, sono costretti a vivere quotidiane odissee.

Per raggiungere il capoluogo veneto alle ore 8.17, coloro che partono da Belluno devono partire alle ore 5.41, senza avere a disposizione un treno, bensì un autobus (Autobus ve623) che impiega 1 ora e 21 minuti per arrivare alle 7.02 a Conegliano Veneto, effettuando fermate a Ponte nelle Alpi-Polpet, Stazione per l’Alpago, Santa Croce del Lago, Vittorio Veneto, Soffratta. Arrivati a Conegliano, i pendolari devono scendere dall’autobus e salire sul treno regionale n. 16870, previsto in partenza alle ore 7.12. Si può immaginare quanto disagevole possa essere questo quotidiano cambio di mezzo tra autobus e treno per le persone anziane, disabili o comunque fragili.

il treno n. 16870 carica pendolari a Conegliano, Susegana, Spresiano, Lancenigo, Treviso Centrale, San Trovaso, Preganziol, Mogliano Veneto, Venezia Mestre Ospedale, Venezia Mestre e Venezia Porto Marghera.

Quando arriva in queste stazioni è sovraffollato perché non ha un numero sufficiente di vagoni. A causa delle sue dimensioni, mi è stato segnalato che riuscire a prenderlo è una vera e propria impresa. In alcuni giorni è successo addirittura che molti pendolari rimanessero a piedi.

Con un’interrogazione ho chiesto alla Regione Veneto di attivarsi presso Trenitalia per porre fine a questi disagi.

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