“Oggi, con la bocciatura in commissione tecnica regionale ambiente, la CTRA, dei progetti dei pirogassificatori svedesi di Paese e Gaiarine, abbiamo vinto la prima battaglia. Adesso la partita definitiva si giocherà nella sede decisoria della Conferenza dei Servizi”. Il consigliere Pd e vicepresidente della Commissione ambiente Andrea Zanoni interviene sul voto contrario (12 contro e tre a favore per Paese e 11 contro e due a favore per Gaiarine) ai due progetti dei pirogassificatori della ditta svedese Cortus nel trevigiano.
“Questa decisione è un passo importantissimo e forse decisivo e che troverà conclusione il 18 ottobre prossimo in sede decisoria in Conferenza dei Servizi”, prosegue il consigliere Pd, “questa è composta da Regione, Comune competente, Provincia e Arpav di Treviso, perciò, salvo sorprese, la strada dovrebbe essere in discesa. Quello di oggi è un risultato frutto di un lavoro trasversale dei comitati, associazioni, cittadini, amministrazioni comunali e consiglieri regionali. Grazie anche ai 10.000 cittadini di Paese e ai 6.000 cittadini di Gaiarine e dintorni che hanno firmato le petizioni contro questi grandi impianti in una battaglia nata nel 2015 e combattuta con numerose e affollate conferenze pubbliche nei due paesi ”
“Il contesto nel quale agirebbero i due pirogassificatori è dei più negativi”, spiega il vicepresidente della commissione ambiente, “In quanto il Veneto e tutta la Pianura Padana sono in assoluto le aree più inquinate dell’Unione Europea per quanto riguarda la presenza delle polveri sottili nell’aria. Già nel dicembre 2012 la Corte di Giustizia Europea condannò l’Italia per violazione della direttiva europea sulla qualità dell’aria, e a luglio 2014 la Commissione Europea ha emesso una nuova procedura d’infrazione che è tuttora aperta. L’Italia rischia dunque di andare incontro, in caso di una nuova condanna, a una sanzione pecuniaria pesante per recidiva.” “In una situazione nella quale l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha stimato in 480.000 le morti premature provocate ogni anno dalle conseguenze dell’inquinamento dell’aria”, conclude Zanoni, “E’ assurdo che si vadano ad autorizzare impianti che portano un forte contributo all’emissione di polveri sottili in atmosfera”.