Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) presenta un’interrogazione parlamentare sul progetto di raccordo autostradale della A21 tra Castelvetro piacentino e Cremona. “Interessi tanti, pubblici nessuno. A rischio tre zone di pregio naturalistico”
“Ma quale interesse pubblico? Il nuovo raccordo autostradale della A21 tra Castelvetro piacentino e Cremona è un inutile e maxi opera di cemento che comprometterà tre siti Natura 2000 ed è stata imposta dall’alto agli abitanti della zona”. Lo dice Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, presentando un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea sul cosiddetto “Terzo ponte”. “Uno sfregio ambientale permesso in nome di interessi che tutto sono fuorché pubblici”.
Il nuovo raccordo autostradale comprometterà tre siti SIC/ZPS della Rete Natura 2000 (Spiaggioni, Spinadesco e Rio Boriacco), 300 ettari di aree golenali e zone agricole integre, l’interruzione del corridoio ecologico fluviale e la devastazione dell’Isola del deserto, una delle più antiche del Po. Rispondendo ad una passata interrogazione parlamentare, il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik aveva precisato che gli Stati membri possono operare in deroga alla direttiva Habitat “solo per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico” (art.6, par.4 della direttiva 92/43/CE Habitat).
“Ma di pubblico nel progetto Terzo Ponte non c’è niente – incalza Zanoni – Come testimonia la ferma opposizione del Comitato di cittadini “Amici della grande Nonna Quercia” e perfino l’Associazione Industriali di Cremona, che in un recente documento non citato il raccordo tra le opere necessarie”. “Di fronte alla cieca determinazione delle autorità locali a proseguire con questo inutile progetto, mi appello all’Unione europea”, conclude Zanoni.
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