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Roghi dell’Epifania, no alle tradizioni che avvelenano l’aria, meglio vino e frittelle

Andrea Zanoni sta con il WWF e condanna i roghi dell’Epifania: “NO anche ai roghi con la patente. Viene bruciato di tutto, sono pericolosi, inquinano l’aria e i nostri polmoni”. Italia condannata il 19 dicembre per i limiti di Pm10. “Oltre che la salute rischiamo anche una multa dall’Europa. ”

 

“Viva le tradizioni, ma non quelle che avvelenano noi e l’ambiente. Viviamo già in una camera a gas dove da circa un decennio vengono violate le norme europee e rischiamo malattie respiratorie, infarti e altre patologie, per questo le migliaia di roghi dell’Epifania, chiamati Panevin a Treviso, in situazioni di allarme ed emergenza sanitaria come queste andrebbero vietati tassativamente”. Lo dice Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della commissione Ambiente e Salute pubblica al Parlamento europeo alla vigilia dei tradizionali roghi del 5 e 6 gennaio.

 

“I roghi dell’Epifania sono dannosi due volte, prima di tutto perché portano alle stelle i valori di inquinamento dell’aria che entra nei nostri polmoni e poi perché sono gravemente diseducativi dal momento che consentono la possibilità di bruciare rifiuti in deroga alla legge”, attacca Zanoni. “Non va dimenticato che anche dalla combustione di legno vergine viene prodotta la famigerata diossina, una sostanza notoriamente altamente cancerogena”.

 

L’eurodeputato ricorda come “solo il 19 dicembre scorso l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Ue per la violazione della normativa sulla tutela dell’aria, le Direttive 96/62/CE, 1999/30/CE e 2008/5O/CE” (SENTENZA) “Ci sono troppi malati, troppi morti, troppe persone, mamme giovani, bambini che si ammalano di mali incurabili. L’Ue ci dice che l’aria avvelenata è causa di circa 500mila morti premature ogni anno, quand’è che le nostre autorità ne prenderanno atto? A questo proposito ne approfitto per invitare i cittadini a dire la loro tramite la consultazione pubblica aperta recentemente dalla Commissione europea”. La consultazione è stata aperta l’11 dicembre e terminerà il 4 marzo (VEDI BACKGROUND).

 

“Oltre ai danni per la salute, legalizzare questi roghi potrà causare all’Italia altre multe da parte dell’Europa proprio alla luce della condanna appena ricevuta – aggiunge Zanoni – Spesso in questi falò viene bruciato di tutto, come ad esempio residui agricoli zeppi di pesticidi. Proprio oggi un cittadino del mio comune, Paese (TV), mi ha inviato delle foto che dimostrano come in uno di questi falò è stato gettato di tutto, addirittura un voluminoso vecchio mobile di ufficio”.

 

L’eurodeputato conclude invitando i suoi concittadini a “festeggiare l’Epifania con buon vino, frittelle, musica e danze”, smettendola invece di “affumicare i nostri polmoni e cervelli”. “Le tradizioni barbare che nuocciono alla salute e all’ambiente non hanno più senso di esistere”.

 

“Le deroghe al divieto generale di combustione dei rifiuti non sono più ammissibili perché inoltre alle forze dell’ordine risulta impossibile effettuare i necessari controlli utili ad evitare che questi falò diventino una ghiotta occasione per tutti quelli che si vogliono disfare di rifiuti, pericolosi, speciali e urbani”.

BACKGROUND

 

Il WWF Alta Marca ha già denunciato l’alta emissione di inquinanti registrata nel trevigiano in concomitanza dei roghi dell’Epifania dello scorso anno. A Conegliano (TV), ad esempio, nei giorni 5 e 6 gennaio del 2012 sono state registrate rispettivamente quantità di polveri sottili pari a ben 142 e 229 microgrammi per metro cubo, concentrazioni ben oltre i limite dei 50 microgrammi per metro cubo previste dalla Direttiva 2008/50/CE.

 
Il 19 dicembre scorso la Corte di Giustizia Ue ha respinto il ricorso dell’Italia contro il ricorso della Commissione europea che nel 2009 aveva messo l’Italia in guardia sui livelli di inquinamento. Superati i limiti di Pm10 nel 2006 e 2007. Sotto accusa l’aria in ben 55 zone e agglomerati urbani.

Sempre a dicembre scorso, la Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica che invita tutti cittadini europei, quindi anche italiani, a dire a Bruxelles quali sono le misure che dovrebbero essere prese per ridurre la percentuale di inquinanti presenti nell’aria che respiriamo tutti i giorni (aperta fino al 4 marzo 2013). Presto sul sito www.andreazanoni.it sarà disponibile una versione del questionario in lingua italiana.

Zanoni lo scorso agosto ha depositato un’interrogazione alla Commissione europea proprio sulla drammatica situazione di avvelenamento dell’ara in tutto il Nord Est.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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Sito www.andreazanoni.it

Twitter Andrea_Zanoni

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