ODORI ACRI E NAUSEABONDI AVVOLGONO TUTTO IL COMUNE DI PAESE. DIVERSI CITTADINI SEGNALANO IL CASO A PAESEAMBIENTE. GLI ATTIVISTI DI PAESEAMBIENTE INDIVIDUANO L’ORIGINE DELLA PUZZA NELLA DISCARICA DISMESSA TIRETTA DI PADERNELLO. I CITTADINI ESASPERATI DA QUESTO OLEZZO CHE CONTINUA DA DECENNI.

A Paese e in quasi tutte le sue frazioni, la sera di Ognissanti era pressoché impossibile resistere all’aperto a causa di un olezzo acre e nauseabondo che invadeva tutto e tutti. Era l’ora di cena quando alcuni cittadini hanno informato telefonicamente dei volontari di Paeseambiente che subito si sono attivati; partendo dal capoluogo di Paese e seguendo l’olezzo, per individuare facilmente l’origine dei miasmi nella discarica di rifiuti industriali “Tiretta” di Padernello, la stessa che, chiusa anni or sono, è causa di gravissimi inquinamenti alle falde acquifere per la rottura dei teli di contenimento. Gli attivisti di Paeseambiente, arrivati lungo la stradina che costeggia la discarica, avvertivano forti esalazioni dall’odore particolarmente acre e soffocante associate ad un insopportabile bruciore agli occhi. Anche venerdì sera, 2 novembre, una cittadina ha segnalato che a Postioma verso le 18.00 si respirava lo stesso odore nauseabondo proveniente sempre da Padernello. Medesima segnalazione è pervenuta da una giovane coppia di Padernello, preoccupata per la propria figlia di quattro anni, che ha parlato di intensi odori nauseabondi che parevano pesce marcio, odori molto più intensi del solito, registrati da giovedì a domenica 4 novembre. Anche Castagnole è stata investita in questi giorni da questa ondata di insopportabile olezzo. Questa è una discarica che ha già creato gravissimi danni all’ambiente – ha dichiarato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – contaminando le falde acquifere con un composto chimico cancerogeno noto con il nome di Bromacile, tanto che il comune di Quinto per anni ha proibito a molti cittadini l’uso dell’acqua potabile dei pozzi ubicati a sud della discarica. Siamo in una situazione di palese violazione della legge n.152 del 2006, questa è una discarica che inquina l’aria e la falda acquifera e pertanto deve essere bonificata come impone la legge. Quello che accade è che il comune di Paese con i fondi a disposizione e con l’elemosina ricevuta dalla Provincia di Treviso non riesce nemmeno a garantire l’asporto del percolato che si crea; ovvero non ci sono i fondi nemmeno per gli interventi in emergenza e di messa in sicurezza. Le esalazioni e l’olezzo che si registrano da anni, provenienti dalla discarica Tiretta, dovrebbero essere oggetto di monitoraggi continui ed analisi specifiche per verificarne la nocività per i residenti di Paese; infatti, la continua esposizione a questi agenti inquinanti prolungata nel tempo potrebbe comportare dei rischi per la salute delle persone. Paeseambiente già nel 2005 aveva chiesto al Sindaco di Paese di monitorare questi fenomeni al fine di mettere in relazione le fonti dell’inquinamento ad eventuali malattie riscontrate. Zanoni ha poi aggiunto: E’ molto importante che in questa situazione i cittadini di Paese, esausti da decenni di porte e finestre chiuse anche in piena estate per l’impossibilità di respirare liberamente, non perdano la concreta occasione di fare finalmente qualcosa in tale senso, ovvero di firmare la nostra petizione che chiede al sindaco, in qualità di tutor della salute pubblica, di fare luce non solo sugli odori nauseabondi provenienti dalle discariche Tiretta di Padernello, ex Ecoidrojet e Marini di Castagnole, ma soprattutto di effettuare un’analisi del rischio dovuta alla persistente esposizione a queste esalazioni. In mezzo ai gas delle discariche percettibili dal nostro olfatto può esserci anche il rischio, tutt’altro che teorico, di ritrovare sostanze pericolose, che magari il nostro olfatto non riesce a percepire. Ricordo che la petizione può essere scaricata da www.paeseambiente.org

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