Verso le 19.00 di lunedì 28 maggio scorso, i senatori Simonetta Rubinato e Francesco Ferrante hanno effettuato un sopralluogo presso l’insediamento dei capannoni del gruppo Padana, in località Troian nel comune di Paese; la sera alle 21.00 hanno poi partecipato ad un’assemblea pubblica, pare organizzata dal comune di Paese, dal titolo «L’ambiente a Paese: quanti problemi», nella quale i due, tra l’altro, hanno affrontato il problema della dilagante costruzione delle serre (simili a capannoni industriali) in territorio agricolo oggi possibile senza nessun vincolo. Gli attivisti di Paeseambiente e Amici del Troian, che da tempo si mobilitano contro la distruzione delle campagne dell’antico borgo del Troian a causa degli imponenti capannoni, con manifestazioni pubbliche, feste annuali, lettere ai giornali, una petizione da 2.500 firme, una diffida, alcuni esposti, non hanno potuto partecipare né al sopralluogo ne all’assemblea pubblica, perché sono venuti a conoscenza di questo importante appuntamento dalla stampa locale solo a cose fatte. Rivolgiamo un accorato invito ai due senatori a mantenere il contatto anche con la popolazione interessata a questo insediamento, senza dimenticarla, stessa cosa per i comitati locali che da tempo hanno fatto propria la questione della tutela dell’ambiente e la difesa del residuo territorio agricolo. Chiediamo ai due senatori di tenerci informati di come e quando verrà modificata la legge per fermare il massacro del nostro territorio agricolo ad opera di questi imponenti capannoni industriali alti anche 8 metri chiamati erroneamente serre. Andrea Zanoni e Mario Martinelli hanno commentato così questo evento: I senatori hanno potuto ascoltare a lungo la sola campana dei titolari della Padana, purtroppo, ma non hanno potuto sentire quella nostra di cittadini residenti sul posto e pertanto prima parte in causa e dei comitati impegnati nella difesa del territorio locale. Ci auguriamo di essere informati della loro prossima attività di modifica delle attuali leggi urbanistiche statali, impegno che i due senatori si sono presi pubblicamente per bloccare l’espansione di questi capannoni che con le leggi attuali della regione Veneto potrebbero coprire tutto il territorio agricolo regionale in barba ai piani regolatori (P.A.T.) ed in barba alla difesa del nostro territorio.