Nel numero 4 del dicembre 2007 del periodico dell’amministrazione comunale di Paese “Vita Amministrativa”, distribuito a tutti i 22.300 cittadini di Paese, Paeseambiente è stato attaccato pesantemente in merito all’iniziativa della petizione popolare promossa per chiedere al Sindaco i dati sul cancro e sugli odori nauseabondi a Paese, sottoscritta da ben 2157 persone. In particolare, gli attacchi riguardavano i seguenti tre articoli:
1) “DECESSI PER GRAVI PATOLOGIE – “SI” ALLA CHIAREZZA, “NO” AGLI ALLARMISMI NON COMPROVATI” a pagina 2 a firma del Sindaco; 2) “A PAESE E’ ALLARME SALUTE” a pagina 10 a firma del consigliere Paolo Girotto di Forza Italia; 3) “Sabato 17 novembre – 2a Giornata della Protezione civile CON TANTE NOVITA’ ED UNA ESORTAZIONE: “NON CREARE ALLARMISMI INGIUSTIFICATI SUL CANCRO!” pagina 15 (Cf. Vita amministrativa dicembre 2007 sul seguente link: http://www.comune.paese.tv.it/view.php?page=1204305824&cat=1103623236 ).
Paeseambiente in data 3 gennaio 2008 ha scritto al direttore del periodico, il Sindaco Valerio Mardegan, e al direttore responsabile, il vice Sindaco Franco Pozzebon, chiedendo di poter replicare agli attacchi soprattutto con l’intento di fare informazione in merito all’iniziativa della petizione descritta in modo distorto dai tre articoli accusatori. Il 18 febbraio 2008, dopo ben un mese e mezzo si silenzio, Paeseambiente ha sollecitato a Sindaco e Vicesindaco una risposta alla richiesta del 3 gennaio 2008. Il 25 febbraio 2008, due mesi dopo dalla richiesta, arrivava finalmente una risposta firmata dal sindaco di Paese Valerio Mardegan (Cf. in allegato) , nella quale si informava che i capigruppo del consiglio comunale , interpellati in merito, avevano deciso di accettare una replica ponendo come condizioni “un massimo di 35 righe”, la consegna della replica “entro la metà del mese di marzo” e specificando che in merito ai capigruppo “la pubblicazione sarà tuttavia oggetto di loro valutazione”. In data 13 marzo 2008 il direttivo di Paeseambiente definiva il testo della replica che veniva trasmesso puntualmente in data 14 marzo 2008 nelle modalità e con la tempistica richiesta (Cf. testo in riportato qui di seguito). In data 14 aprile 2008, dopo oltre un mese dalla trasmissione della replica, il sindaco comunicava a Paeseambiente (Cf. lettera in allegato) che la Conferenza dei Capigruppo Consigliari svoltasi in data 8 aprile 2008, aveva deciso (in contrasto con il sindaco e vice sindaco favorevoli invece alla pubblicazione), di bloccare la pubblicazione adducendo i seguenti motivi: “1) il periodico ha natura esclusivamente amministrativa, ed i soli interventi politici ammessi sono quelli riferiti ai capigruppo consigliari; 2) mai nella storia del periodico sono apparsi articoli di cittadini o associazioni in risposta a quelli precedentemente pubblicati; 3) l’Associazione Paeseambiente ha molte possibilità di far evidenziare autonomamente le proprie posizioni su molti temi a carattere ambientale”. Preso atto della censura della propria replica su Vita Amministrativa il direttivo di Paeseambiente in data 28 aprile 2008 ha trasmesso a sindaco e Vicesindaco una raccomandata (Cf. in allegato) con la quale si deduceva che il parere contrario alla pubblicazione derivava evidentemente dai contenuti della replica e pertanto ci si rendeva disponibili a valutare alcune modifiche del testo proposto per consentirne la pubblicazione. In data 29 aprile 2008 un gruppo di cinque attivisti di Paeseambiente, fra i quali il presidente Andrea Zanoni ed il vicepresidente Raffaele Ruggiero, incontravano su questo tema il sindaco Valerio Mardegan, chiedendo nuovamente di poter replicare alle accuse su Vita Amministrativa, rinnovando la disponibilità ad accettare emendamenti al testo proposto; il sindaco si impegnava in questa occasione a risentire i Capigruppo consigliari in una conferenza prevista per il 6 maggio 2008. Non arrivando risposta alcuna, in data 8 maggio e 13 maggio 2008 Paeseambiente sollecitava al Sindaco una risposta alla propria richiesta. In data 15 maggio 2008 arrivava la risposta del Sindaco datata 9 maggio 2008 (Cf. in allegato) con la quale si comunicava che la Conferenza dei Capigruppo Consigliari aveva deciso nonostante la disponibilità di Paeseambiente al dialogo, di non pubblicare la replica; il sindaco nell’occasione ribadiva che personalmente avrebbe dato la sua disponibilità alla pubblicazione. A questo punto Paeseambiente si rivolgeva, come ultima spiaggia, al difensore civico di Paese, avvocato Elisa Scilla, incontrato con una delegazione di attivisti in data 27 maggio 2008, che scriveva poi una lettera datata 11 giugno 2008 (Cf. in allegato) nella quale si legge che la pubblicazione della replica “è rimessa alla scelta discrezionale del Direttore (il Sindaco) e del Direttore Responsabile (il Vicesindaco, Franco Pozzebon) e/o comunque degli organi politici ai quali detti organi fanno riferimento (conferenza dei Capigruppo Consigliari). Detta scelta non soggiace quindi alla disciplina di legge che governa il procedimento amministrativo perché si colloca al di fuori dell’attività istituzionale dell’Ente Comune. Ritengo quindi la questione non di mia competenza visto che, per quanto detto sopra, è sottratta al mio controllo di legittimità”. Considerato pertanto che i cittadini di Paese, in veste di contribuenti finanziatori in quota parte del periodico Vita Amministrativa che viene scritto, stampato e diffuso con i loro soldi e non certo con quelli dei partiti, non hanno il diritto ad un’informazione libera ed imparziale bensì solo ad un’informazione di parte, faziosa ed inappellabile, anche quando con questa si attacca e diffama una associazione, Paeseambiente chiede pubblicamente a tutti i mezzi di informazione liberi, quali quotidiani, radio, televisioni, periodici di associazioni, siti internet e quant’altro di pubblicare la replica censurata. Siamo al paradosso – ha commentato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – Vita Amministrativa ha pubblicato critiche e attacchi sulla petizione ma nulla in merito ai contenuti di questa iniziativa. Ci hanno detto che non è mai successo che qualcuno potesse replicare ad un articolo di Vita amministrativa; rispondiamo che non è mai successo che un consigliere comunale, un sindaco ed un rappresentante di una associazione attaccassero contemporaneamente una associazione in merito ad una questione, la petizione sul cancro, sulla quale Vita Amministrativa non ha fatto nessuna informazione. Com’è possibile che si conceda un triplice attacco su una questione senza informare sui contenuti, è forse informazione questa? Dalle risposte del Sindaco e del Difensore Civico abbiamo capito che la censura effettuata è stata una discrezionalità, una scelta politica dei vari partiti seduti in consiglio comunale; pertanto, credo sarebbe più corretto che Vita Amministrativa non venisse pagata da tutti noi contribuenti ma direttamente dai loro partiti. Confidiamo sui mezzi di informazione liberi ai quali ci rivolgiamo affinché almeno loro pubblichino la nostra replica censurata dalla casta paesana dei partiti.
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Replica (CENSURATA) di Paeseambiente alle accuse pubblicate su Vita Amministrativa di dicembre 2007 relative alla petizione sul cancro e sugli odori nauseabondi.
13 marzo 2008 – Lo scorso ottobre Paeseambiente ha promosso una petizione per chiedere al sindaco: 1) di fare luce sui troppi casi di morti per cancro a Paese confrontando il tasso di incidenza di questa malattia con le medie regionali e nazionali;2) la cessazione degli odori nauseabondi delle discariche; 3) l’installazione di una centralina per monitorare le dannosissime polveri sottili. Su Vita Amministrativa di dicembre 2007 sono stati pubblicati ben tre articoli tutti inspiegabilmente molto critici su questa iniziativa. Il primo articolo, a pag. 2, del Sindaco, esprimeva condivisione per le richieste ma anche preoccupazione per lo stato d’ansia che si sarebbe venuto a creare nella popolazione e per i possibili danni agli operatori economici. Il sindaco affermava di essersi attivato per recuperare i dati richiesti: speriamo che arrivino in fretta così da rispondere allo stato d’ansia che a nostro avviso non è certo provocato da una semplice raccolta di firme bensì da una situazione ambientale con elevati fattori di rischio per la salute. Il secondo articolo, a pag. 10, a firma del consigliere di Forza Italia Paolo Girotto, dipingeva i sottoscrittori della petizione come persone non partecipi di un sistema, vittime che attribuiscono ad altri i propri mali e le proprie insoddisfazioni, emotivamente più labili e meno preparati. Girotto e il Presidente del Consiglio comunale Martino De Marchi il ’11/16/2007 hanno addirittura presentato una interpellanza contro la petizione; il ’12/19/2007 Paeseambiente ha quindi trasmesso a tutti i Consiglieri, Assessori e Sindaco una raccomandata con della documentazione scientifica per replicare alle accuse rivolte durante l’illustrazione dell’interpellanza nel Consiglio Comunale del ’11/26/2007. Il terzo articolo, a pag. 15, riportava il parere del dott. Giuliano Callegari, che opera nella Protezione Civile, secondo il quale alcuni allarmismi sulla diffusione del cancro a Paese a causa dell’inquinamento sono del tutto ingiustificati e scientificamente scorretti. Riteniamo che una richiesta di dati sul cancro non possa generare allarmismo e crediamo che, come confermano autorevoli fonti scientifiche, ci sia una strettissima correlazione tra fonti di inquinamento e lo stato di salute dei cittadini. A Paese di fonti di inquinamento ce ne sono sin troppe, basta solo citare a titolo di esempio le almeno quattro discariche inquinanti da bonificare con investimenti per milioni di euro e la decina di siti contaminati (così come riportato dal quadro conoscitivo del nuovo PAT approvato nel settembre 2007), per non parlare poi dello stato di abbandono della discarica di via Veccelli dove da oltre cinque anni sono stoccate illegalmente alcune colline di rifiuti tossiconocivi, pericolosi e speciali, senza nessuna copertura, che lo stesso Ufficio Ecologia della provincia di Treviso ha chiesto di sanare per “salvaguardare l’ambiente e la salute umana”. Della questione ambientale e sanitaria di Paese si è occupata persino la TV di stato che il 9 dicembre scorso ha trasmesso su RAI UNO un servizio oggi visibile sul nostro sito www.paeseambiente.org. La petizione, nonostante tutto, si è conclusa nel migliore dei modi e il 22 gennaio abbiamo consegnato al Sindaco ben 2157 firme di cittadini raccolte anche durante i banchetti di novembre e dicembre tenuti nelle piazze di Paese, Castagnole, Porcellengo, Postioma e Padernello (vedere comunicato del ’01/23/08 su www.paeseambiente.org). Ora restiamo in attesa di azioni concrete e dei dati sul cancro.
Andrea Zanoni – Presidente di Paeseambiente – Corrispondenza censura su Vita Amministrativa (pdf, 250 KB)