Evasione fiscale, la guardia di Finanza vada fino in fondo

Treviso, 30-03-2012

Andrea Zanoni (IdV) invita la GdF ad individuare tutti i soggetti coinvolti nella maxi evasione fiscale delle due aziende del mobile trevigiano. “Tolleranza zero per chi ruba alla collettività. Ma attenzione a non criminalizzare i dipendenti, spesso costretti al nero per lavorare”.
“Mi auguro che la Guardia di Finanza conduca un’indagine esemplare sulla maxi evasione fiscale delle imprese Jesse e Zaccariotto e che questa venga allargata a tutte le entità coinvolte in questo scandalo”.
E’ il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, alla scoperta da parte del Fisco dei 32 milioni di euro di evasione delle due aziende storiche del settore del mobile trevigiano. “Spero che questa indagine, oltre a punire gli evasori, inneschi un circolo virtuoso in tutta la regione affinché la legalità venga riportata nel pubblico quanto nel privato anche in nome di tutti quei lavoratori onesti che le tasse le pagano fino all’ultimo centesimo”.

La Guardia di Finanza ha accertato guadagni non dichiarati per oltre 100 milioni di euro con tanto di pagamenti in nero a fornitori e anche dipendenti da parte delle due aziende che avevano creato appositi nascondigli in cui occultare documenti, la vera contabilità e denaro contante. “Si tratta di un caso grave ed eclatante di frode ai danni del Fisco e della comunità che molto probabilmente non rappresenta un caso isolato – commenta Zanoni – Per questo motivo è importante che la Guardia di Finanza vada fino in fondo, per scoraggiare simili reati da parte di altri potenziali furbi”.

“Ma attenzione a non criminalizzare i lavoratori pagati in nero – conclude l’Eurodeputato – Eventuali responsabilità dei dipendenti vanno accertate, chi sbaglia è giusto che paghi, ma è anche giusto però che si tenga in considerazione la situazione di ricatto che certi datori di lavoro creano ai danni di chi è costretto a lavorare a tutti i costi approfittando della crisi economica e dell’alta percentuale di disoccupati”.

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