Parlando di caccia in deroga giovedì scorso, l’assessore alla Caccia Daniele Stival ha invitato il mondo delle associazioni venatorie a “non fare il gioco di Zanoni che in pochi mesi ha cambiato il mondo”. L’eurodeputato risponde: “Siamo solo all’inizio. Farò tutto il possibile per far rispettare la legge fino in fondo”.
“Ringrazio l’assessore Stival per il riconoscimento del lavoro che ho svolto a tutela degli uccelli e della fauna selvatica. Ne approfitto per fargli sapere che siamo solo all’inizio. Non mi fermerò finché l’Italia, Regione Veneto compresa, non rispetti alla lettera la normativa europea che regola la caccia”. E’ la risposta di Andrea Zanoni a quanto affermato dall’assessore alla Caccia Daniele Stival giovedì scorso rivolgendosi alle associazioni venatorie.
“Da quando sono stato nominato eurodeputato, nel settembre 2011, il rispetto della Direttiva Ue Uccelli e la lotta all’illegittima caccia in deroga veneta, e non solo, è stata una delle mie battaglie principali – prosegue Zanoni – Mi auguro che lo stop chiesto quest’anno dalla Commissione europea e successivamente dal Ministero dell’Ambiente italiano, pena pesanti sanzioni, abbia fatto capire una volta per tutte agli amministratori e cacciatori veneti che la caccia in deroga è fuorilegge. Se così non fosse, farò tutto il possibile affinché chi trasgredisce alla legge e chi permette che questo sia possibile ne paghi le conseguenze. In contanti”.
Giovedì 10 gennaio, l’assessore alla Caccia Daniele Stival ha invitato il mondo delle associazioni venatorie a fare squadra e a “non fare il gioco di Zanoni che in pochi mesi ha cambiato il mondo, mentre chi è in Ue da 10 anni non è riuscito a fronteggiare”.
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