Bangladesh, strage di lavoratori tessili, il Parlamento europeo chiede la responsabilità d’impresa

 Il Parlamento europeo approva una risoluzione che chiede il rispetto della responsabilità d’impresa delle multinazionali che appaltano i lavori oltre oceano e maggiori controlli da parte dei governi locali. Zanoni: “Simili tragedie non sono più ammissibili. I giganti della moda facciano la loro parte nel garantire la sicurezza sul lavoro”

 

Il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo una risoluzione comune (473 totali, 469 favorevoli, 13 astenuti e 1 contrario) “sulle condizioni di lavoro e le norme sanitarie e di sicurezza in seguito ai recenti incendi di fabbriche e al crollo di un edificio in Bangladesh” dove, secondo notizie a mezzo stampa, sarebbero stati prodotti vestiti di alcuni giganti della moda italiani tra cui la Benetton. “Le multinazionali che appaltano i lavori e i governi locali devono garantire che simili tragedie non si verifichino più. Basta fare i soldi sulla pelle dei lavoratori più poveri del mondo”.

 

Con questa risoluzione abbiamo voluto richiamare il concetto di responsabilità d’impresa per le grandi multinazionali della moda e invitare il governo del Bangladesh a rispettare tutti gli standard di sicurezza previsti dagli accordi commerciali internazionali – attacca Zanoni – Tra le azioni che chiediamo vengano prese immediatamente, rientra l’attuazione del piano d’azione adottato il 4 maggio 2013 dal governo del Bangladesh, dai datori di lavoro, dai lavoratori e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro OIL sulla sicurezza di tutte le fabbriche di prodotti di abbigliamento destinati all’esportazione presenti in Bangladesh, il trasferimento delle fabbriche non sicure e l’assunzione di centinaia di ispettori supplementari”.

 

La risoluzione sottolinea che “occorre agire urgentemente per migliorare l’attuazione delle norme di lavoro fondamentali e rafforzare il rispetto dei principi di responsabilità sociale delle imprese da parte delle imprese multinazionali di distribuzione nel settore tessile”. Inoltre viene ricordato al governo del Bangladesh che “alla luce dell’accesso al mercato dell’Unione in esenzione da dazi e contingenti nel quadro dell’iniziativa “Tutto tranne le armi”, è tenuto ad assicurare l’effettiva attuazione di diverse convenzioni fondamentali ONU/OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) relative ai diritti umani e dei lavoratori”.

 

Il crollo dell’edificio del Rana Plaza a Dacca e le centinaia di vite umane spezzate devono segnare uno spartiacque mondiale, simili tragedie non sono più ammissibili”, conclude Zanoni.

 

 

 

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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