Animali dopati e macellati, Zanoni denuncia il caso italiano all’UE

L’eurodeputato Andrea Zanoni denuncia a Bruxelles il caso degli animali da allevamento dopati con farmaci clandestini e poi macellati in Lombardia ed Emilia Romagna. “Bisogna capire la diffusione di questa truffa in Europa. Proteggere sia gli animali che il consumatore

 

L’UE adotti misure efficaci per contrastare il preoccupante fenomeno dei farmaci clandestini destinati a dopare animali d’allevamento”. Lo chiede con un’interrogazione alla Commissione europea Andrea Zanoni, eurodeputato PD e vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, in seguito allo scandalo degli animali “dopati” scoppiato all’inizio di novembre scorso nel Nord Italia. “Si tratta di una faccenda pericolosissima sia per la salute degli animali da allevamento che per quella dei consumatori che si ritrovano sulla tavola prodotti inquinati da sostanze non controllate e perciò potenzialmente nocive”.

 

Zanoni chiede a Bruxelles di prendere provvedimenti alla luce di quanto scoperto in Lombardia e dell’Emilia Romagna, un’associazione a delinquere dedita alla distribuzione e alla vendita di farmaci provenienti dal mercato clandestino e destinati a “gonfiare” vitelli e maiali degli allevamenti del Nord-Italia (VEDI NOTE). “I farmaci in questione venivano somministrati sia agli animali ammalati che venivano poi macellati, che a quelli sani per accrescerne la massa muscolare. Il tutto avveniva nella più totale assenza di controlli medico-veterinari”, spiega l’eurodeputato.

 

Dal momento che l’organizzazione in questione sembrerebbe avere ramificazioni anche all’estero (Principato di Monaco, Romania, San Marino), ho chiesto alla Commissione europea informazioni circa eventuali altri scandali simili all’interno del mercato unico europeo, per capire se ci troviamo di fronte ad un episodio isolato o ad una minaccia globale per il consumatore europeo. Pur convinto che l’alimentazione vegetariana sia la scelta più giusta, va garantito a chi non ha fatto questa scelta il diritto a non avvelenarsi e inoltre un trattamento umano per gli animali”, conclude Zanoni.

 

NOTE

 

All’inizio di novembre del 2013 è scoppiato in Italia lo scandalo degli animali “dopati”: l’operazione denominata “Muttley” del Corpo Forestale dello Stato italiano delle Regioni della Lombardia e dell’Emilia Romagna ha portato alla scoperta di un’associazione a delinquere dedita alla distribuzione e alla vendita di farmaci provenienti dal mercato clandestino e destinati a “gonfiare” vitelli e maiali del Nord-Italia. Nel contesto dell’indagine sono state eseguite perquisizioni in vari comuni delle province di Mantova, Padova, Brescia, Parma, Sondrio, Torino e  Cuneo; le operazioni hanno portato al sequestro di 17.100 confezioni di farmaci veterinari per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro. Attualmente risultano indagate 160 persone, in larga parte residenti a Mantova, tra le quali vi sono grossisti di farmaci, allevatori, responsabili di attività commerciali zootecniche, farmacisti, veterinari e altri.

 

 

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