A Treviso caccia aperta alle Nutrie. Zanoni: «Il Presidente Muraro mandi i volenterosi cacciatori pronti alla strage a bonificare la discarica dell’ex SEV di Padernello di Paese (TV)»

È iniziato da pochi giorni lo sterminio delle povere Nutrie da parte dei cacciatori arruolati dalla Provincia di Treviso, che è stata subito sommersa da duemila mail al giorno dalle associazioni animaliste e dai cittadini che chiedono di fermare il piano di uccisione dei simpatici castorini. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «I metodi non cruenti per contenerne il numero esistono. Basterebbe un minimo di buon senso. Non si devono sbeffeggiare i cittadini con proposte di adozioni degli animali selvatici catturati e destinati ad essere soppressi»

 

Da circa una settimana, sono iniziate le catture finalizzate all’uccisione delle Nutrie a Treviso. La reazione delle associazioni animaliste e dei cittadini non si sono fatte attendere e sono arrivate duemila mail al giorno agli uffici della Provincia della Marca per chiedere di fermare la strage.

 

Il Presidente della Provincia, Leonardo Muraro, ha risposto pubblicamente che i poveri castorini destinati ad essere abbattuti potrebbero essere adottati da chi protesta contro il piano di abbattimento messo in atto da 250 cacciatori, inviati da Palazzo Sant’Artemio sul territorio per sterminare le Nutrie.

 

L’europarlamentare Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo non ci sta a subire quella che ha l’amaro sapore di una provocazione più che di una proposta realizzabile: «È impensabile catturare un animale selvatico nato nell’acqua e che ne ha bisogno per vivere, strapparlo al suo habitat e ai suoi simili per imprigionarlo in un recinto o tra quattro mura. Sarebbe una violenza, soprattutto se si porta in un ambiente casalingo: una nutria nata allo stato selvaggio non è un cagnolino randagio e nemmeno un animale d’affezione. Diverso è il caso di chi ha salvato una creaturina appena messa al mondo e rimasta senza genitori. L’ambiente domestico allora potrebbe diventare il suo vero mondo e non riuscirebbe a sopravvivere in natura».

 

Ad inizio aprile, Zanoni ha organizzato a Treviso la conferenza “Nutrie: simpatici roditori o calamità naturali?” . «Accusando le nutrie di provocare frane e allagamenti e di essere portatrici di chissà quali malattie senza fondamento scientifico, si è trovato il capro espiatorio per avviare una campagna di abbattimento di questi poveri animaletti – ha affermato Zanoni – Per debellare quella che per molti Amministratori è una calamità, è stata data carta bianca ai cacciatori. Il Presidente Muraro mandi gli amanti della doppietta, attrezzati dalla Provincia per uccidere le Nutrie, nella discarica ex SEV a Padernello di Paese (TV) a bonificare le 20 mila tonnellate di rifiuti speciali e tossico nocivi lasciati da anni senza alcuna misura di sicurezza. Muraro inviti i cacciatori a spalare i rifiuti e coprirli, visto che si sono dimostrati così volenterosi a dare una mano per salvare i cittadini trevigiani da una calamità naturale come i piccoli castorini».

 

La Provincia di Treviso, con Determinazione del 19 luglio 2012, ha approvato le modalità operative dell’attuale sterminio in corso. Con determinazione del 7 agosto 2012 ha stanziato 828 euro per la fornitura di 20 gabbie trappola e, con analogo provvedimento del 28 dicembre 2012, ha finanziato la fornitura di 750 pettorine per i cacciatori, con una spesa di 1.560 euro.

 

«Con i soldi spesi dalla Provincia in pettorine e gabbie trappola, Muraro avrebbe potuto comprare i teli per mettere in sicurezza i rifiuti contaminati della discarica di Padernello. Questo sì che è un pericolo, con il rilascio di particelle nell’aria e il percolato che, con le piogge, filtra nelle falde acquifere, altro che le Nutrie! Trovo vergognoso che Muraro e la Lega Nord facciano campagna elettorale sulla pelle di questi poveri castorini. Ricordo anche che i rifiuti nella discarica ex SEV sono arrivati grazie a 700 carichi di mezzi pesanti, passati sotto il naso di Muraro quando era Assessore all’Ambiente e all’Ecologia di Treviso, in barba alla Direttiva Rifiuti 2008/98/CE. Chi ha scoperto il tutto è stata la Magistratura veneziana. Questo sarebbe un motivo in più per l’attuale Presidente della Provincia per mettersi la coscienza a posto per una sua mancanza di vecchia data».

 

Il 30 aprile scorso, l’eurodeputato ha portato in Europa il caso della discarica dismessa a Padernello di Paese, presentando un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere di verificare eventuali violazioni della Direttiva Ue. Nella discarica di via Veccelli sono stati conferiti 25 mila metri cubi di rifiuti e, dai campionamenti dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV), sono emersi dati anomali in relazione alle acque della falda per la presenza di solfati, cloruri, ferro, manganese e boro.

 

«Le vere Nutrie dannose per l’ambiente e per gli interessi economici dei cittadini sono quelle a due gambe che hanno lordato e continuano a lordare il nostro territorio con rifiuti pericolosi e tossico-nocivi, con inquinamento da mercurio nella falda acquifera che ha contaminato i pozzi di acqua potabile a Treviso, Casier, Preganziol e Quinto di Treviso, con l’aria avvelenata da chi incenerisce e smaltisce rifiuti causando emissioni di diossina. Muraro vada a caccia di quelle Nutrie che ogni anno, con questi comportamenti delinquenziali, provocano decine di morti per tumore e lasci in pace esserini pelosi che vuole utilizzare per raccattare qualche voto tra i propri cacciatori disoccupati in questo periodo di caccia chiusa».

 

Zanoni ha già in passato avanzato proposte di contenimento del numero delle Nutrie. «Se davvero il Presidente della Provincia fosse intenzionato a risolvere il “problema Nutrie” dovrebbe bloccare la vergognosa strage in atto ad opera dei cacciatori ed aprire un tavolo tecnico-scientifico di confronto. Rimedi sono stati sperimentati con successo laddove le Amministrazioni non sono per il grilletto facile. Nel comune di Buccinasco (MI), da qualche anno è partito un progetto per contenere il numero delle Nutrie con la sterilizzazione chirurgica. Con la collaborazione di un biologo e di un veterinario, dopo la cattura degli animali con gabbia-trappola, si procede al rilievo dei dati biometrici, allo screening epidemiologico, viene praticata la sterilizzazione e, dopo un periodo di convalescenza, gli esemplari vengono rilasciati nella zona di cattura».

 

L’eurodeputato ha più volte ribadito che la vera causa della presunta proliferazione sono i cacciatori stessi. «Le doppiette, con l’avallo delle Province, da anni conducono battaglie illogiche ed irrazionali per lo sterminio delle Volpi, formidabili predatori naturali delle Nutrie, consentito addirittura fuori dal calendario venatorio e nei confronti dei cuccioli nelle tane – ha concluso Zanoni – . La Volpe (vedi foto) non cattura solo i cuccioli ma anche gli esemplari adulti di nutrie. Con le autorizzazioni della Provincia allo sterminio della Volpe, si è eliminato l’unico vero nemico delle Nutrie, che serviva per attuare un naturale controllo demografico di questi simpatici castorini».

 

 

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