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Europee 2024

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BUON LAVORO AL MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO MFE! SOLO CON UN’UNIONE EUROPEA PIU’ FORTE E PIU’ FEDERALISTA POTREMMO AFFRONTARE SFIDE EPOCALI COME I CAMBIAMENTI CLIMATICI, LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E I CONFLITTI MONDIALI

Domenica scorsa, su invito del presidente nazionale Giorgio Anselmi, ho avuto il piacere di partecipare all’assemblea regionale del MFE – Movimento federalista Europeo del Veneto, a Onè di Fonte dove sono intervenuto per portare i saluti dei componenti di minoranza dell’Intergruppo per il Federalismo Europeo in Consiglio regionale. Con me i colleghi Chiara Luisetto e Marzio Favero.
Mai come in questo periodo storico c’è l’esigenza di lavorare per una nuova Unione Europea. Questo ce lo ha insegnato la pandemia del Covid, le ondate migratorie di disperati che fuggono da povertà, siccità, carestie e guerre, la guerra in Ucraina e soprattutto l’emergenza climatica dai risvolti ben peggiori della stessa guerra in Ucraina.
Ritengo serva lavorare per un nuovo Trattato Europeo, l’Unione Europea dovrebbe dotarsi finalmente di un testo costituzionale.
Serve uniformità e unione in molti settori oggi gestiti dai singoli stati membri. Serve dare all’UE capacità fiscale autonoma per tassare soprattutto i potenti gruppi economici e gli extraprofitti. Serve una difesa comune utile ad evitare folli spese dei contribuenti oggi indirizzare a troppi eserciti nazionali, ciò ci consentirebbe di dimezzare le spese militari e soprattutto agire con piu’ autonomia nei confronti di una NATO oggi troppo orientata a difendere gli interessi USA e meno quelli dell’UE.
Bisogna inoltre avere maggiori capacità ed efficacia nel sanzionare i paesi che violano il diritto europeo (vedi l’Ungheria di Orban).
Per fare tutto ciò serve dotarsi di un nuovo Trattato Europeo che abolisca l’unanimità nelle scelte, unanimità che oggi blocca molte riforme dell’Unione Europea, dobbiamo assolutamente togliere all’Europa questa pesante palla al piede.
Per un’Europa veramente federale, la nostra casa comune, servono istituzioni più efficaci ed efficienti, con capacità di reazione forte, pronta e veloce per fronteggiare nuove esigenze ed emergenze.
Personalmente credo che i tempi siano maturi per chiudere con l’esperienza del Consiglio dell’Unione Europea che spesso rallenta, blocca, tarpa le ali alle iniziative politiche del Parlamento Europeo e della Commissione Europea utili per tutti i cittadini europei.
Ho toccato con mano queste difficoltà, dannose per tutti i 500 milioni di cittadini europei, quando tra il 2012 e il 2014 mi occupai, investito dal ruolo di relatore per il Parlamento Europeo, della nuova direttiva sulla Valutazione di Impatto Ambientale, la cosiddetta nuova VIA, quando utilizzai per la sua approvazione la procedura del cosiddetto trilogo.
Si chiama trilogo proprio perché per arrivare all’approvazione di una Direttiva UE serve mettere al tavolo i rappresentanti della Commissione europea (Il governo), del Parlamento europeo (L’assemblea eletta dai cittadini) e il Consiglio dell’Unione Europea (il terzo incomodo utile solo a tutelare gli interessi singoli che spesso bloccano importanti riforme).
E’ evidente che l’attuale UE non risponde piu’ alle aspirazioni dei padri fondatori, perciò sostengo fortemente il lavoro del Movimento Federalista Europeo, portatore di importanti istanze di rinnovamento nelle istituzioni europee, un lavoro oggi necessario piu’ che mai.
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