Brunetta si inventa il kit dell’animalista

Sfruttare l’amore per gli animali – invece che servirlo – è una schifezza. Da qualche giorno assistiamo ad uno stravagante tentativo del partito di Silvio Berlusconi (o di Renato Brunetta): convincere gli italiani di essere un partito con una anima animalista.

 

Anima animalista? Chiunque conosca la realtà delle cose, si senta stringere il cuore davanti ai canili-lager, provi orrore di fronte ai macelli di stato ordinati in Romania e in Russia, faccia volontariato nei canili – ad esempio – troverà, come me, riprovevole questo grottesco tentativo di “accalappiare” voti. Non si sbandiera l’amore per gli animali a 30 giorni dalle elezioni come se tutti vivessimo in una puntata di Maria De Filippi. Il marketing non rende animalista chi produce gadget a tema.

 

Brunetta, che sostiene di amare i suoi animali, e forse anche gli altri – quelli che muoiono nei container in viaggi lunghi giorni e giorni prima di raggiungere il macello, o quelli che intrappolati servono da richiamo per facilitare i cacciatori – sarà sicuramente d’accordo con me…

 

Andrea Zanoni

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