ANCORA UN INCIDENTE DI CACCIA, GIOVANE RAGAZZO FERITO DA UN CACCIATORE

Ho saputo dai media regionali del ferimento accidentale di un ragazzo, avvenuto nelle campagne di Grisignano di Zocco nel Vicentino, per mano di un cacciatore del luogo.
Questo grave episodio di cronaca nera ci obbliga ad una seria riflessione. Anzitutto vanno fatti i migliori auguri per una pronta e piena guarigione alla vittima, un minorenne residente nel Padovano.
Allo stesso tempo però siamo obbligati a constatare come quello di Grisignano di Zocco non sia che l'ultimo di una serie di episodi che da consigliere regionale di opposizione denuncio da anni. Alcuni di questi episodi sono recenti.
Ora più di una volta ho proposto un accorgimento molto semplice per limitare casi così infausti per vittime e famiglie. Basterebbe una semplice modifica alla norma regionale veneta che obblighi i cacciatori a dotarsi di pettorina con numero di matricola riconoscibile.
Questo permetterebbe alle forze dell'ordine, alle guardie venatorie e in generale ai cittadini un maggiore e più virtuoso controllo del territorio: non solo, questa semplice modifica della norma permetterebbe un maggior contrasto al bracconaggio.
Tutto semplice quindi? Nemmeno per sogno. Da anni la maggioranza di centrodestra che regge le sorti del Consiglio regionale veneto, col supporto deciso della giunta oggi guidata da Luca Zaia, fa l’occhiolino alle associazioni venatorie e più in generale con i lobbisti della caccia. Che, abituati da una progressiva deregulation, continuano a spadroneggiare forti di norme ingiuste e inattuali.
Andrea Zanoni
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