AMMAZZATO DA UN CACCIATORE IL CERVO “BAMBOTTO” CHE VISITAVA LE CASE E MANGIAVA DALLE MANI

Nel Dolomiti di oggi si legge di questo tristissimo fatto accaduto nel bellunese, a Pecol frazione di San Tomaso Agordino.
“Il cervo era stato portato dalla mamma da piccolo sull'uscio di una delle case di Pecol e da quel momento in poi è stato cresciuto dagli abitanti della zona tornando a trovarli spesso, girando nei porticati e infilandosi anche nelle case.
Lo potevi incrociare per strada mentre raggiungeva tutte le frazioni limitrofe e si fermava a mangiare ovunque da chi lo amava come noi. Spesso mi entrava in casa e poi era un’impresa farlo uscire perché i suoi palchi erano immensi. E' stato ammazzato da un miserabile che crede di aver compiuto un'impresa”
Questo cervo ieri è stato ucciso da un cacciatore di 23 anni a norma di legge.
La legge attuale sulla caccia e il calendario venatorio della Regione del Veneto hanno consentito a questo ragazzino di uccidere un animale amico degli abitanti, dei turisti e di tutti i bambini.
Invito chi ama gli animali e la natura a farsi parte attiva per la loro tutela, ad impegnarsi anche in politica, solo con un impegno di tutti un giorno potremmo arrivare ad ottenere leggi che considerino gli animali esseri da tutelare e difendere, patrimonio di tutta la collettività, e non oggetto di divertimento di persone senza empatia e rispetto per gli animali e la natura.
Andrea Zanoni
 
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