AMMALARSI DA SMOG NELL’ERA DELLA PANDEMIA CON UN PIANO ARIA DELLA REGIONE VENETO CHE NON TUTELA LA NOSTRA SALUTE!

Sono 35 le città capoluogo di provincia che hanno superato almeno con una centralina la soglia dei 35 giorni con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo prevista per le polveri sottili (Pm10), tra le prime in classifica troviamo molte città venete: Venezia (via Tagliamento) con 88 sforamenti, Padova (Arcella) 84, Rovigo (Largo Martiri) 83 e Treviso (via Lancieri) 80. L’Accordo di bacino padano, stipulato ormai più di 5 anni fa, debole e poco ambizioso fin dall’origine, è stato puntualmente disatteso a furia di deroghe da parte di Regioni e Comuni. Anche le regole del Piano di risanamento dell’Aria del Veneto si sono dimostrate insufficienti e al limite del ridicolo. E adesso il Sindaco di Treviso, con senso di responsabilità, invita i genitori ad evitare di far giocare I bambini all’aperto, ad abbassare il riscaldamento, a non usare l'auto sottolineando che passare del tempo all’aria aperta fa male alla salute. Lo dovrebbe dire all’assessore all’ambiente del Veneto che dovrebbe farne tesoro, sono pure entrambi della Lega, per passare dalle parole ai fatti. 80.000 morti premature in Italia con i troppi casi di morti da infarto in Veneto, anche giovani, dovrebbero farlo scattare e agire per la salvaguardia della salute di tutti i veneti con particolare riferimento ai bambini e agli anziani. Andrea Zanoni
FOTO: Gazzettino di oggi 30 gennaio 2022
 
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