ALTRO GIRO, ALTRA SCONFITTA PER LA REGIONE: OGGI ACCOLTO IL RICORSO DELLA LAC, CACCIA CHIUSA A TUTTI GLI UCCELLI ACQUATICI. AMBIENTALISTI – REGIONE VENETO: 5 – 0

Divieto di caccia per tutti gli uccelli acquatici. Dopo il ricorso vinto di ieri dell’associazione Vittime della caccia, il Tar oggi 25 gennaio con decreto cautelare n. 183 ha accolto anche quello della Lac (Lega per l’Abolizione della Caccia) annullando così in ogni sua parte la delibera last minute della Regione con cui aveva modificato il calendario venatorio, aggiungendo tre giornate, 26, 29 e 31 gennaio. Con questa decisione viene messa la parola fine: in tutto il Veneto non sarà possibile sparare a Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Alzavola, Mestolone, Canapiglia, Porciglione, Fischione, Codone, Marzola, Frullino e Beccaccino, come aveva già sancito a settembre lo stesso Tar. La caccia agli uccelli acquatici resta chiusa dal 20 gennaio, un provvedimento che chiude per questa stagione la caccia nelle valli e nel delta del Po. La Regione incassa il quinto ko dalle associazioni animaliste e ambientaliste su altrettanti ricorsi relativi una singola stagione venatoria, un record a livello italiano. Invito perciò Zaia e l’assessore Corazzari a comunicare in modo chiaro e corretto quanto deciso oggi dal Tar affinché i cacciatori, anche loro malgrado, non violino la legge incorrendo in sanzioni pesantissime per chi spara a specie protette. I migratori sono salvi ancora grazie ad una associazione di tutela dell’ambiente. Grazie alla LAC e all’avvocato Claudio Linzola. Andrea Zanoni

Foto: Mestolone

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