Martedì scorso in Consiglio ho presentato il mio progetto di legge che, modificando il Codice della Strada, avrebbe dato anche al Presidente della Regione il potere di intervenire per limitare il traffico e contrastare lo smog in modo omogeneo e coordinato in un territorio tra i più inquinati d’Italia e d’Europa.
Ma questa proposta ha evidentemente creato disagi a chi dovrebbe invece risolvere il problema.
L’assenza degli Assessori all’Ambiente e alla Sanità e di larga parte della Giunta ha confermato, da parte di quest’ultima, lo scarso interesse per la salute dei cittadini e per la qualità dell’aria che tutti respiriamo.
Per l’ennesima volta l’atteggiamento della maggioranza di destra è stato emblematico di una visione ideologica che cerca di sminuire e delegittimare ogni contributo dell’opposizione, indipendentemente dall’urgenza delle misure proposte.
La realtà è che la gestione attuale dello smog in Veneto è frammentata e inefficace. Rimango convinto che è necessario cambiare rotta e permettere alle Regioni di adottare misure uniformi e tempestive, Non dobbiamo lasciare i sindaci soli ad intraprendere singole azioni impopolari, perché il problema va ben oltre i confini amministrativi di una o dell’altra città.