Oggi sono a Palermo per la conferenza “Le attività di conservazione e tutela delle specie di rapaci più a rischio in Sicilia” (alle ore 13.00, nell’Aula Consiliare del Palazzo delle Aquile del Comune) insieme a Giovanni La Grua del Coordinamento Tutela Rapaci – Sicilia, l’ornitologo EBN Italia – Nodo Sicilia Andrea Ciaccio e l’ornitologo Massimiliano Di Vittorio.
Durante l’incontro affronteremo uno dei temi più importanti per la sopravvivenza di specie rare e in via di estinzione. Il Coordinamento Tutela Rapaci sta svolgendo un ottimo lavoro in Sicilia, ma l’impegno dei volontari non basta contro una piaga devastante come il bracconaggio. Il controllo ed il contrasto a questa pratica venatoria infame devono essere coordinate con le autorità della Regione e, in particolare, con il Corpo Forestale dello Stato. Episodi come quello avvenuto l’8 maggio scorso, quando due rarissime Aquile del Bonelli sono state rubate dal nido in provincia di Agrigento non devono più accadere. Il furto di pulcini di rapaci è spesso direttamente collegato con il commercio destinato ad alimentare il mondo della falconeria, una pratica venatoria che si basa sull’uso di falchi o altri uccelli rapaci per catturare prede, compresi altri uccelli.
Al termine della conferenza, insieme ai volontari del Coordinamento tutela Rapaci, composto dai volontari di LIPU, WWF, EBN Italia, WWF, MAN, Fondo Siciliano per la Natura, FIR Belgio, farò anche un sopralluogo su un sito di nidificazione dell’Aquila del Bonelli.
Andrea Zanoni