ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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SOS – CERCASI ROSPISTI URGENTEMENTE

Comunicato del 20 marzo 2011
Sono già 18.000 i rospi e le rane salvate nella prima settimana dell’operazione salvarospi. Le intense piogge di questi giorni e l’aumento delle temperature hanno dato il via al risveglio dal letargo e alla migrazione dei rospi e di molte altre specie di anfibi. Migliaia di questi piccoli animaletti, preziosi indicatori di un ambiente non ancora compromesso, effettuano degli spostamenti per raggiungere gli stagni dove riprodursi deponendo le uova.
Ogni anno i volontari di diverse associazioni di tutela degli animali (ENPA, LAC, e molte altre) e volenterosi cittadini partecipano al salvataggio dei rospi comuni (Bufo bufo) in provincia di Treviso, nel comprensorio del Montello (Comuni di Crocetta, Montebelluna, Volpago e Nervesa), dei Laghi di Revine (Comune di Revine, Cison di Valmarino) e  Segusino, in seguito alla loro migrazione che di norma avviene a marzo, per sottrarli alle stragi mentre attraversano le strade.
I rospi comuni (Bufo bufo) di norma agli inizi della primavera nel raggiungere gli stagni e i corsi d’acqua attraversano le strade rimanendo spesso vittime delle automobili; infatti questi anfibi migratori, si muovono in particolari periodi dell’anno e in particolari fasce orarie, quando i valori della temperatura e dell’umidità si alzano con le prime piogge, uscendo dal letargo invernale alla ricerca di stagni e pozze dove deporre le uova; ciò accade di norma nei mesi di marzo ed aprile e nella fascia oraria che va dalle 18.00 alle 23.00.
Svolte le loro funzioni riproduttive ritornano nelle aree di origine seguiti, quattro mesi dopo, dai piccoli, che per la prima volta raggiungono un luogo adatto per rimanervi fino al raggiungimento dell’età adulta pari a 5 anni: solo allora cominceranno a loro volta le annuali migrazioni che possono arrivare a distanze di 2-3 chilometri.
I rospi sono gli anfibi che maggiormente diventano vittime del traffico, ciò a causa del loro attaccamento al luogo d’origine, ai percorsi di migrazione, alla lentezza dei movimenti e soprattutto al fatto che attraversando la strada, al contatto con l’asfalto ancora caldo, si fermano quasi inebriati.
In questi ultimi giorni i volontari hanno installato nei vari siti centinaia di reti di protezione utili per fermare i rospi prima di attraversare a strada.
In appena sette giorni, le operazioni di salvataggio che sono iniziate il 12 marzo scorso hanno portato al salvataggio di ben 25.092 anfibi, in particolare: circa 18.000 nella zona del Lago di Revine, cica 6500 sul Montello e circa 600 a Segusino, cio’ a dimostrazione che ora siamo al picco della migrazione.
Gli interessati e aspiranti salva rospi possono scrivere ai coordinatori del Progetto Rospi: Alessandra  email aleb22@libero.it per l’area del Montello; Adriano email: treviso@enpa.org per Revine oppure scrivere alle sedi trevigiane di Enpa treviso@enpa.org e Lac lacveneto@ecorete.it.
Sul sito www.ilbufo.it possono essere trovate importanti informazioni aggiornate sulla migrazione degli anfibi.
Andrea Zanoni presidente della Lega abolizione caccia del Veneto ha dichiarato: “Invitiamo tutti i cittadini che amano la natura e l’ambiente ad attivarsi munendosi di guanti in lattice, secchi, torce elettriche e giubbini rifrangenti per intervenire nei luoghi di migrazione di questi animaletti, si tratta di una esperienza unica che può riservare sorprese e dare molte soddisfazioni.”.
LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto – Via Cadore, 15/C int.1 – 31100 Treviso – Info: 347 9385856 email lacveneto@ecorete.it – web www.lacveneto.it

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