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Lago del Frassino (VR), Zanoni chiede all’Ue di bloccare il cemento

L’Eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere lo stop alla cementificazione dell’area del lago del Frassino (VR). “Un’area umida di straordinario valore naturale floristico e faunistico sta finendo sotto un’autentica colata di cemento

 

L’Ue fermi la cementificazione nei pressi del lago del Frassino a peschiera (VR)”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea. “Un’area umida di straordinario valore naturale floristico e faunistico sta finendo sotto una colata di cemento. Vista l’insensibilità delle autorità locali, chiedo, insieme alle associazioni ambientaliste, l’intervento di Bruxelles per fermare l’ennesimo scempio ambientale in salsa veneta”.

 

Il lago morenico del Frassino a Peschiera del Garda (VR), lungo 770 m e largo 380 m, costituisce un biotopo di fondamentale importanza tutelato all’interno di Rete Natura 2000 quale SIC e ZPS ai sensi delle direttive “Habitat” 92/43/CEE e “Uccelli” 2009/147/CE. Trattasi, infatti, di un’area umida di straordinario valore naturale floristico (con presenza di arbusti paludicoli e canneti, nonché di un bosco planiziale con antichi pioppi e salici) e faunistico (vi dimora la rara specie della Rana di Lataste “Rana Latastei”); singolarmente ricca, in particolare, è l’avifauna locale, comprensiva di moltissime specie di uccelli che nidificano sulle sponde, a esempio il Moriglione “Aythya ferina”e la Moretta “Aythya fuligula”. Zanoni è stato personalmente in sopralluogo lo scorso febbraio (FOTO).

 

Come denunciato da Legambiente, l’area è a rischio di eccessiva cementificazione visto il complesso residenziale di 11.000 m3 in costruzione sulla sponda est del lago e la struttura turistico ricettiva sulla sponda ovest”, attacca Zanoni, che denuncia anche “i drastici interventi di falciatura e potatura della flora autoctona con successiva piantumazione di specie ornamentali alloctone realizzate dalla società costruttrice”. “E poi la serie di gravi incendi di probabile origine dolosa scoppiati all’inizio del mese di marzo sui quali aleggiano non pochi dubbi”.

 

Visto il disinteresse delle autorità locali a preservare questo habitat naturale, chiedo all’Ue di verificare il rispetto della normativa ambientale comunitaria.” conclude l’eurodeputato.

 

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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