Il Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Cittadella (PD) ha denunciano un agricoltore di Tombolo (PD), che catturava uccelli protetti con le reti. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Complimenti agli uomini della Forestale. Invito le associazioni WWF e LIPU a costituirsi parte civile nel processo per uccellagione per chiedere i danni morali»
Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato della stazione di Cittadella (PD) hanno denunciato un agricoltore di Onara, frazione del Comune di Tombolo (PD). Il pensionato catturava uccelli protetti con le reti ed utilizzava come richiami uccelli in gabbia e mezzi elettroacustici.
Gli uomini della Forestale hanno individuato l’agricoltore durante un normale controllo sul territorio. La scoperta è avvenuta a Onara di Tombolo, a due passi dalla Palude di Onara, oasi naturalistica. L’indagato aveva installato nel terreno di sua proprietà un sistema permanente di reti tese per una lunghezza di addirittura 50 metri.
Per attirare nelle reti i poveri uccelli, sia stanziali che migratori, il bracconiere utilizzava 50 uccelli detenuti in gabbia (richiami vivi) e richiami elettroacustici vietati dalla legge sulla Caccia 157/1992. I Forestali hanno trovato uccelli ancora intrappolati nelle reti, che sono stati liberati immediatamente e altri già in gabbia che ritroveranno la libertà nei prossimi giorni.
Il pensionato, che non aveva la licenza di caccia, è stato denunciato anche per il reato di furto venatorio, essendo l’avifauna patrimonio indisponile dello Stato. Tra gli uccelli trovati dal Corpo Forestale e illegalmente detenuti c’erano, oltre a 30 fringillidi (verdoni, fringuelli e lucherini), anche specie particolarmente protette da convenzioni internazionali e dalle Direttive europee (Direttiva 147/2009/UE), come Passere scopaiole e Migliarini di palude.
Gli inquirenti stimano che l’impianto realizzato dall’agricoltore consentisse la cattura di 3 mila uccelli all’anno e che dalla vendita per fini culinari avrebbe ricavato tra i 12 mila e i 15 mila euro l’anno.
L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Complimenti per il risultato ottenuto agli uomini del Corpo Forestale di Cittadella. Ora la Giustizia deve fare il suo corso ed arrivare ad una pena esemplare. Il bracconaggio è una piaga che deve essere debellata anche attraverso condanne che facciano da deterrente. Un’attività di cattura in questo periodo è gravissima perché vengono uccisi i riproduttori che sono riusciti a superare indenni il pericolo micidiale dell’inverno che porta a una mortalità anche del 50 per cento di un’intera popolazione di migratori. Invito le associazioni protezionistiche LIPU e WWF a costituirsi parte civile nel processo affinché possano chiedere i danni morali».
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