Venezia, 3 ottobre 2025 – La Giunta regionale del Veneto dimostra “totale disinteresse e incapacità politica” nel tutelare i cittadini e l’ambiente delle Grave di Ciano, area protetta Rete Natura 2000, di fronte alle esercitazioni militari degli elicotteri USA. Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (AVS – Alleanza Verdi e Sinistra), commentando la risposta pilatesca ricevuta dalla Giunta alla sua interrogazione presentata lo scorso gennaio.
“I cittadini continuano a subire il volo radente degli elicotteri sulle abitazioni, dalla mattina alla sera, e l’esasperazione è al limite”, afferma Zanoni. “Questa non è una zona militare, ma un’area protetta: le Grave di Ciano non possono diventare un poligono. Oltre ai residenti, anche la fauna selvatica sta subendo un forte disturbo, con gravissime conseguenze ambientali in un sito tutelato dall’Unione Europea.”
L’interrogazione di Zanoni chiedeva se fosse stata effettuata la Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), una procedura obbligatoria per le attività in siti Rete Natura 2000. La Giunta ha risposto solo dopo quasi nove mesi, sostenendo che “la disciplina d’uso dell’ambito tutelato, in caso di esercitazioni militari, risulterebbe rinviata a protocolli di intesa tra amministrazioni dello Stato ed amministrazione preposta alla tutela dell’area protetta”.
“Da questa risposta emerge il totale disinteresse della Giunta di farsi portavoce dei cittadini e di difendere il nostro territorio”, prosegue il Consigliere. “Vogliono il federalismo, prendono i voti con il motto ‘paroni a casa nostra’ e poi calano i pantaloni. Se questa Giunta di destra avesse davvero a cuore i cittadini del Piave e la nostra natura, avrebbe interpellato i vertici del Governo – a partire dal Ministro alla Difesa Crosetto o i Sottosegretari Rauti e Perego – per bloccare queste esercitazioni. Invece, sono succubi e preferiscono girarsi dall’altra parte.”
“La Giunta dimostra tutta la sua incapacità amministrativa e politica nel difendere il Veneto, i Veneti e le sue bellezze naturali. Continueremo a monitorare la situazione, sperando che i veneti il prossimo 23 novembre sappiano dare una lezione a questi incapaci di tutelare il loro territorio”, conclude Zanoni.