Venezia, 8 agosto 2025 – “La sindaca di Pieve del Grappa deve bloccare i lavori, aprire una trattativa con la compagnia telefonica e, se necessario, presentare ricorso al TAR. Lo hanno fatto altri sindaci con risultati vincenti. Lei rappresenta i cittadini e da quanto emerso nell’assemblea di ieri avrebbe l’appoggio di tutta la popolazione. Prima i cittadini di Crespano, poi gli interessi delle compagnie telefoniche.” Lo dichiara il consigliere regionale Andrea Zanoni (AVS), intervenuto ieri all’incontro pubblico a Palazzo Reale di Crespano del Grappa, convocato dalla sindaca in seguito alla protesta del comitato contro l’antenna 5G in via Montenero.
L’antenna, alta 29 metri e collocata a circa 20 metri dalle abitazioni, è in fase di realizzazione da alcuni giorni, senza alcuna informazione preventiva ai cittadini. “È inaccettabile che un progetto così impattante venga tenuto nascosto – denuncia Zanoni –. Dai documenti ARPAV in mio possesso risulta che la pratica è stata depositata al SUAP il 29 gennaio. Il SUAP, Sportello Unico per le Attività Produttive, è il punto di accesso unico per tutte le pratiche relative a impianti e attività produttive. Ogni amministrazione comunale ha il dovere, l’obbligo e la responsabilità di monitorare costantemente ciò che vi transita, perché può avere conseguenze dirette sul territorio e sulla salute dei cittadini.”
Zanoni ha ricordato che tutto nasce dalla Legge Gasparri, approvata il 29 aprile 2004, che ha dato mano libera alle compagnie telefoniche per l’installazione degli impianti, bypassando le amministrazioni locali. “Una legge voluta dalla destra, che oggi trova continuità nel Governo Meloni, responsabile dell’innalzamento dei limiti elettromagnetici da 6 a 15 V/m con la Legge 214/2023, approvata il 30 dicembre 2023 ed entrata in vigore il 29 aprile 2024. Un regalo alle compagnie telefoniche, una disgrazia per i cittadini e i territori.”
Il consigliere ha portato due esempi concreti che dimostrano come le amministrazioni locali possano intervenire:
- Comano Terme (TN), 3.036 abitanti: il 31 ottobre 2024, il TAR ha accolto il ricorso del Comune e del Consorzio Termale contro una mega antenna da 29 metri. Il sindaco ha dichiarato: “Contenti dell’esito, ora cerchiamo una nuova collocazione per salvaguardare ambiente e paesaggio.”
- Roncade (TV): il 1° agosto 2025, dopo una sentenza favorevole a Iliad, il Comune ha ottenuto lo spostamento dell’antenna in una zona compatibile con il piano antenne, evitando ulteriori contenziosi. L’azienda ha rinunciato al sito originario e ha accettato di versare un canone al Comune.
“Se lo hanno fatto Comano Terme e Roncade, lo può fare anche Pieve del Grappa, che conta 6.632 abitanti, più del doppio di quelli di Comano Terme – conclude Zanoni –. La sindaca non ha risposto su chi pagherà il deprezzamento delle case causato dall’antenna. È ora di mettere al centro la salute, la trasparenza e il diritto dei cittadini a decidere sul proprio territorio.”