“Ricordo al presidente che la Valutazione di Impatto Ambientale al progetto di realizzazione della Via del Mare è del 2010, basata su dati del 2008, ed è dunque carta straccia. Quella VIA deve essere assolutamente rifatta tenendo conto del clima che è cambiato, del rischio idrogeologico conseguente decisamente più grave, e pure del traffico che non è più quello di 15 anni fa. A dirlo sono la stessa Direttiva VIA e i recenti pronunciamenti dei magistrati dei TAR italiani. Se i Comuni vogliono, possono bloccare questo progetto con un ricorso al TAR partendo dall'abbondante giurisprudenza in merito. Senza dimenticare che Zaia sta spingendo per una infrastruttura che farà diventare a pagamento una strada pubblica: cosa che i cittadini non digeriscono”.