Le mie idee

La mia attività politica nelle istituzioni e nel territorio, si caratterizza per la dedizione verso questioni fondamentali quali l’ambiente, la salute, il lavoro, la legalità e gli animali.

Sono profondamente convinto che la salvaguardia dell’ambiente sia una delle sfide più urgenti e cruciali del nostro tempo. Mi impegno attivamente per promuovere politiche sostenibili, volte a preservare le risorse naturali, ridurre l’inquinamento e a combattere i cambiamenti climatici. Credo fermamente sia nostro dovere proteggere il pianeta per le generazioni future.

La salute è un diritto universale che non può essere negato a nessuno. Mi adopero per garantire accesso equo ai servizi sanitari che devono essere pubblici e gratuiti, promuovere stili di vita salutari e sostenere la ricerca scientifica. Lavoro incessantemente affinché il servizio pubblico garantisca ad ognuno il benessere fisico, mentale e sociale.

Il diritto al lavoro e la legalità rappresentano pilastri indispensabili della società giusta ed equa che desidero costruire. Dobbiamo combattere strenuamente lo sfruttamento dei lavoratori, favorendo condizioni di lavoro dignitose e che garantiscano massima sicurezza, pari opportunità occupazionali, salari dignitosi e lotta contro fenomeni come il lavoro nero o precario. Sono fermamente convinto che la legalità, la lotta alle mafie e alla corruzione debba costituire un faro e un principio cardine nella gestione delle istituzioni pubbliche ed economiche.

La tutela degli animali è un altro aspetto fondamentale della mia attività. Sono determinato a combattere ogni forma di sfruttamento, maltrattamento e abuso nei confronti degli animali, promuovendo leggi più severe e campagne di sensibilizzazione sulla responsabilità etica verso gli esseri viventi con cui condividiamo il pianeta.

Continuerò a lavorare instancabilmente per raggiungere questi obiettivi perché credo profondamente nell’importanza di creare un mondo in cui ogni individuo possa vivere una vita dignitosa, avere accesso a servizi sanitari adeguati, godere di diritti umani fondamentali e contribuire al progresso rispettando il pianeta e tutta la sua preziosa biodiversità.

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LA MAGGIORANZA QUANDO DENUNCIAVO IL BUCO DI BILANCIO DA 60 MILIONI DI EURO DELLA PEDEMONTANA MI INSULTAVA. ORA IL BUCO È DIVENTATO UNA VORAGINE DA 110 MILIONI DI EURO!

Da anni metto in guardia il Consiglio regionale dai rischi finanziari della Pedemontana Veneta, e ogni volta mi sono ...trovato a subire attacchi al limite dell'insulto dalla maggioranza, come anche dalla presidente della Commissione Ambiente. Ora, però, i numeri parlano chiaro: nel Bilancio di previsione regionale è dichiarato che nei prossimi tre anni la Regione dovrà sborsare ben 110 milioni di euro e non i 60 milioni di euro precedentemente previsti.

Da un anno a questa parte ho girato in tutto il territorio veneto per denunciare questo grave allarme che minaccia le casse regionali. Ho sempre ribadito lo stesso concetto: la Pedemontana, con la convenzione in essere, è una trappola finanziaria per il bilancio regionale, e un cappio al collo per i contribuenti veneti che si stringerà sempre più fino al 2062.

Zaia continua ad arrampicarsi sugli specchi, ma la realtà dei fatti è che i canoni annuali continuano ad aumentare mentre il traffico è insufficiente per compensare le spese

L’ottimismo ostentato della maggioranza non servirà certo a riempire la drammatica voragine che le cifre dimostrano a chiari numeri.

LA MAGGIORANZA QUANDO DENUNCIAVO IL BUCO DI BILANCIO DA 60 MILIONI DI EURO DELLA PEDEMONTANA MI INSULTAVA. ORA IL BUCO È DIVENTATO UNA VORAGINE DA 110 MILIONI DI EURO!

Da anni metto in guardia il Consiglio regionale dai rischi finanziari della Pedemontana Veneta, e ogni volta mi sono ...trovato a subire attacchi al limite dell'insulto dalla maggioranza, come anche dalla presidente della Commissione Ambiente. Ora, però, i numeri parlano chiaro: nel Bilancio di previsione regionale è dichiarato che nei prossimi tre anni la Regione dovrà sborsare ben 110 milioni di euro e non i 60 milioni di euro precedentemente previsti.

Da un anno a questa parte ho girato in tutto il territorio veneto per denunciare questo grave allarme che minaccia le casse regionali. Ho sempre ribadito lo stesso concetto: la Pedemontana, con la convenzione in essere, è una trappola finanziaria per il bilancio regionale, e un cappio al collo per i contribuenti veneti che si stringerà sempre più fino al 2062.

Zaia continua ad arrampicarsi sugli specchi, ma la realtà dei fatti è che i canoni annuali continuano ad aumentare mentre il traffico è insufficiente per compensare le spese

L’ottimismo ostentato della maggioranza non servirà certo a riempire la drammatica voragine che le cifre dimostrano a chiari numeri.

PIU’ PERSONALE E CONTOLLI PER DIFENDERE I LAVORATORI VULNERABILI DAI NUOVI SCHIAVISTI DEL CAPORALATO

In Commissione Legalità, che presiedo, proseguono i lavori di approfondimento sul caporalato in Veneto, una piaga che continua a colpire duramente il nostro territorio.

Come ...confermato dai rappresentanti sindacali di UGL e UIL, che sono stati ascoltati giovedì scorso, il fenomeno è grave, in particolare nel settore agricolo.
È emerso che molti di questi lavoratori, prevalentemente stranieri, sono costretti a pagare fino a 17.000 euro, per ottenere un cosiddetto “pacchetto completo” dal caporale: vitto, alloggio, trasporti e persino la traduzione. La vulnerabilità di questi soggetti, che non parlano la lingua e non conoscono le leggi italiane, li rendono indifesi di fronte a queto sistema perverso diventandone facili prede.
Purtroppo, la mancanza di norme efficaci rende difficile sottrarli da questi meccanismi, ben strutturati nella più totale illegalità, rendendo molto duro sradicare il fenomeno stesso dai nostri territori.

Quello che ho proposto in Commissione è una serie di azioni su fronti diversi: aumentare il personale dell’ INPS e dell’INAIL, per incrociare le banche dati delle diverse istituzioni ed Enti e identificare chi sfrutta i lavoratori, e rinforzare le forze di polizia addette ai controlli sul campo, perché senza un monitoraggio rigoroso il caporalato continuerà a prosperare.

Queste audizioni sono importanti per mappare e comprendere meglio il fenomeno, raccogliendo esperienze, dati e proposte al fine di contribuire a trovare soluzioni concrete. La prossima settimana proseguiremo questo approfondimento del fenomeno ascoltando le associazioni agricole di categoria.

Non possiamo permettere che la nostra agricoltura si trasformi in terreno fertile per l’illegalità.
Il nostro territorio va tutelato e i lavoratori devono essere protetti!
Continuerò il mio impegno per promuovere il rafforzamento dei controlli e la dignità di ogni lavoratore.

PIU’ PERSONALE E CONTOLLI PER DIFENDERE I LAVORATORI VULNERABILI DAI NUOVI SCHIAVISTI DEL CAPORALATO

In Commissione Legalità, che presiedo, proseguono i lavori di approfondimento sul caporalato in Veneto, una piaga che continua a colpire duramente il nostro territorio.

Come ...confermato dai rappresentanti sindacali di UGL e UIL, che sono stati ascoltati giovedì scorso, il fenomeno è grave, in particolare nel settore agricolo.
È emerso che molti di questi lavoratori, prevalentemente stranieri, sono costretti a pagare fino a 17.000 euro, per ottenere un cosiddetto “pacchetto completo” dal caporale: vitto, alloggio, trasporti e persino la traduzione. La vulnerabilità di questi soggetti, che non parlano la lingua e non conoscono le leggi italiane, li rendono indifesi di fronte a queto sistema perverso diventandone facili prede.
Purtroppo, la mancanza di norme efficaci rende difficile sottrarli da questi meccanismi, ben strutturati nella più totale illegalità, rendendo molto duro sradicare il fenomeno stesso dai nostri territori.

Quello che ho proposto in Commissione è una serie di azioni su fronti diversi: aumentare il personale dell’ INPS e dell’INAIL, per incrociare le banche dati delle diverse istituzioni ed Enti e identificare chi sfrutta i lavoratori, e rinforzare le forze di polizia addette ai controlli sul campo, perché senza un monitoraggio rigoroso il caporalato continuerà a prosperare.

Queste audizioni sono importanti per mappare e comprendere meglio il fenomeno, raccogliendo esperienze, dati e proposte al fine di contribuire a trovare soluzioni concrete. La prossima settimana proseguiremo questo approfondimento del fenomeno ascoltando le associazioni agricole di categoria.

Non possiamo permettere che la nostra agricoltura si trasformi in terreno fertile per l’illegalità.
Il nostro territorio va tutelato e i lavoratori devono essere protetti!
Continuerò il mio impegno per promuovere il rafforzamento dei controlli e la dignità di ogni lavoratore.

LA NUTRIA ESPIATORIA

Il nostro presidente di regione il 23 settembre scorso ha dichiarato in una conferenza stampa: “Ve lo dice uno che è animalista, nutrie tassi, istrici e volpi stanno distruggendo il patrimonio idraulico del Veneto”.

Quindi, secondo Zaia, se il Veneto ad ...ogni perturbazione va sotto acqua è colpa delle nutrie.

ISPRA da anni ci dice che il Veneto è la prima regione per consumo di suolo, solo nel 2022 gli ettari di terreno consumati in Veneto sono stati 1.026, pari a 28.000 metri quadri al giorno.

Se consideriamo che ogni ettaro di suolo libero è in grado di drenare fino a 3.750.000 litri d'acqua l’anno, risulta evidente che tra le precipitazioni sempre più intense e il consumo forsennato di suolo, ogni anno aumenta considerevolmente l’acqua che non potendo più essere assorbita dal suolo va a creare gravissimi danni alle case dei veneti.

Purtroppo troppi veneti credono a Zaia al quale fa comodo dare sempre la colpa a qualcun altro, questa volta la da alle nutrie ma non dobbiamo dimenticare che l’attuale legge veneta contro il consumo di suolo invece di tutelarlo, con le sue infinite deroghe utili agli amici degli amici, da quando è in vigore ne ha pure accelerato la cementificazione.

Nel suo eccesso di zelo se la prende pure con le Volpi , anche per questa specie la regione ne concede la caccia in deroga, dimenticando che questa è l’unico carnivoro di pianura che preda le nutrie limitandone la riproduzione.

Zaia non vuole assumersi le sue lampanti responsabilità e perciò da colpa alle nutrie, direi che ha trovato la nutria espiatoria. Dimentica però che sono oggetto di un piano regionale di eradicazione del 2016, rinnovato nel 2021 e valido fino al 2025, Zaia è un mago nello spostare l’attenzione, E’ così pronto da dare la colpa agli altri che non si è reso contro di aver decretato il proprio fallimento proprio con queste sue dichiarazioni.

#Nutrie #Veneto #Zaia

FOTO: articolo del Mattino di Padova del 24 settembre 2024

LA NUTRIA ESPIATORIA

Il nostro presidente di regione il 23 settembre scorso ha dichiarato in una conferenza stampa: “Ve lo dice uno che è animalista, nutrie tassi, istrici e volpi stanno distruggendo il patrimonio idraulico del Veneto”.

Quindi, secondo Zaia, se il Veneto ad ...ogni perturbazione va sotto acqua è colpa delle nutrie.

ISPRA da anni ci dice che il Veneto è la prima regione per consumo di suolo, solo nel 2022 gli ettari di terreno consumati in Veneto sono stati 1.026, pari a 28.000 metri quadri al giorno.

Se consideriamo che ogni ettaro di suolo libero è in grado di drenare fino a 3.750.000 litri d'acqua l’anno, risulta evidente che tra le precipitazioni sempre più intense e il consumo forsennato di suolo, ogni anno aumenta considerevolmente l’acqua che non potendo più essere assorbita dal suolo va a creare gravissimi danni alle case dei veneti.

Purtroppo troppi veneti credono a Zaia al quale fa comodo dare sempre la colpa a qualcun altro, questa volta la da alle nutrie ma non dobbiamo dimenticare che l’attuale legge veneta contro il consumo di suolo invece di tutelarlo, con le sue infinite deroghe utili agli amici degli amici, da quando è in vigore ne ha pure accelerato la cementificazione.

Nel suo eccesso di zelo se la prende pure con le Volpi , anche per questa specie la regione ne concede la caccia in deroga, dimenticando che questa è l’unico carnivoro di pianura che preda le nutrie limitandone la riproduzione.

Zaia non vuole assumersi le sue lampanti responsabilità e perciò da colpa alle nutrie, direi che ha trovato la nutria espiatoria. Dimentica però che sono oggetto di un piano regionale di eradicazione del 2016, rinnovato nel 2021 e valido fino al 2025, Zaia è un mago nello spostare l’attenzione, E’ così pronto da dare la colpa agli altri che non si è reso contro di aver decretato il proprio fallimento proprio con queste sue dichiarazioni.

#Nutrie #Veneto #Zaia

FOTO: articolo del Mattino di Padova del 24 settembre 2024

SILEA SOTT’ACQUA, MA REGIONE E ISTITUZIONI COMPETENTI RESTANO IN SILENZIO

A Silea, le esondazioni continuano a creare enormi danni e disagi. La Sindaca ha inviato più volte richieste ufficiali al Genio Civile di Treviso e al Consorzio di Bonifica Piave per controllare le paratoie del ...fiume Melma e pulire l’alveo, ma non ha ricevuto alcuna risposta.

Ho quindi ritenuto urgente intervenire presentando un’interrogazione in Regione per chiedere all’assessore all’Ambiente di agire e spiegare perché le istituzioni ignorano gli appelli. La situazione di Silea è ormai insostenibile, con i cittadini sconfortati ed esasperati dall’inerzia degli enti preposti.

SILEA SOTT’ACQUA, MA REGIONE E ISTITUZIONI COMPETENTI RESTANO IN SILENZIO

A Silea, le esondazioni continuano a creare enormi danni e disagi. La Sindaca ha inviato più volte richieste ufficiali al Genio Civile di Treviso e al Consorzio di Bonifica Piave per controllare le paratoie del ...fiume Melma e pulire l’alveo, ma non ha ricevuto alcuna risposta.

Ho quindi ritenuto urgente intervenire presentando un’interrogazione in Regione per chiedere all’assessore all’Ambiente di agire e spiegare perché le istituzioni ignorano gli appelli. La situazione di Silea è ormai insostenibile, con i cittadini sconfortati ed esasperati dall’inerzia degli enti preposti.

💡 NUOVO CONTRIBUTO PER PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI IN VENETO 💡 📢

Da domani, 4 ottobre, sarà possibile presentare la domanda per un contributo economico dedicato alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie.
Il contributo, pari a 400 euro al mese per un massimo di ...un anno, è destinato a sostenere sia l’assistenza domiciliare che quella in struttura.
🔹 I destinatari sono persone ultrasessantacinquenni in condizioni di vulnerabilità, con ISEE sociosanitario non superiore a 40.000 euro e valutazione multidimensionale con punteggio pari o superiore a 70.
🗓️ Il bando sarà aperto fino al 2 novembre 2024 e le domande potranno essere presentate presso gli sportelli dedicati delle Aziende ULSS.
Per maggiori dettagli e per conoscere le sedi e gli orari degli sportelli, visita il sito di Azienda Zero e delle Aziende ULSS. 🌍 Non perdere questa opportunità!

💡 NUOVO CONTRIBUTO PER PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI IN VENETO 💡 📢

Da domani, 4 ottobre, sarà possibile presentare la domanda per un contributo economico dedicato alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie.
Il contributo, pari a 400 euro al mese per un massimo di ...un anno, è destinato a sostenere sia l’assistenza domiciliare che quella in struttura.
🔹 I destinatari sono persone ultrasessantacinquenni in condizioni di vulnerabilità, con ISEE sociosanitario non superiore a 40.000 euro e valutazione multidimensionale con punteggio pari o superiore a 70.
🗓️ Il bando sarà aperto fino al 2 novembre 2024 e le domande potranno essere presentate presso gli sportelli dedicati delle Aziende ULSS.
Per maggiori dettagli e per conoscere le sedi e gli orari degli sportelli, visita il sito di Azienda Zero e delle Aziende ULSS. 🌍 Non perdere questa opportunità!

DALLE AUDIZIONI DEI SINDACATI SUL CAPORALATO EMERGE LA DRAMMATICA FOTOGRAFIA DI UNA SCHIAVITÙ MODERNA

La settimana scorsa in Commissione Legalità, che presiedo, abbiamo ascoltato le organizzazioni sindacali per fare il punto sul fenomeno del Caporalato in Veneto.

Purtroppo, ...dalle audizioni emerge una realtà drammatica: migliaia di lavoratori, soprattutto stranieri, vengono sfruttati come nuovi schiavi, in particolare nel settore agricolo. Le attuali leggi non solo non li tutelano, ma spesso li spingono nelle mani dei caporali, che approfittano della loro vulnerabilità.

È evidente che la legge Bossi-Fini va modificata. Dobbiamo garantire ai lavoratori stranieri diritti e dignità, non una condizione di schiavitù moderna, una delle maggiori piaghe in Veneto.

DALLE AUDIZIONI DEI SINDACATI SUL CAPORALATO EMERGE LA DRAMMATICA FOTOGRAFIA DI UNA SCHIAVITÙ MODERNA

La settimana scorsa in Commissione Legalità, che presiedo, abbiamo ascoltato le organizzazioni sindacali per fare il punto sul fenomeno del Caporalato in Veneto.

Purtroppo, ...dalle audizioni emerge una realtà drammatica: migliaia di lavoratori, soprattutto stranieri, vengono sfruttati come nuovi schiavi, in particolare nel settore agricolo. Le attuali leggi non solo non li tutelano, ma spesso li spingono nelle mani dei caporali, che approfittano della loro vulnerabilità.

È evidente che la legge Bossi-Fini va modificata. Dobbiamo garantire ai lavoratori stranieri diritti e dignità, non una condizione di schiavitù moderna, una delle maggiori piaghe in Veneto.