ANDREA

ZANONI

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Riforma VIA regionale, una norma innovativa con importanti novita’.

Mercoledi’ 20 gennaio in Commissione Ambiente è stata approvata con 24 voti favorevoli (Lega e Zaia Presidente) e 12 astenuti (PD, AMP, LT e M5S) la nuova legge regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale di cui sono relatore di minoranza, legge che a breve dovrà essere approvata in via definitiva dal Consiglio Regionale del Veneto.

Questa riforma della legge regionale sulla VIA è sicuramente innovativa e piu’ moderna rispetto all’attuale norma del 1999, visto che applica alcuni contenuti della nuova Direttiva VIA europea (la 2014/52/UE di cui sono stato relatore al Parlamento europeo) anticipando persino lo Stato italiano.

La valutazione di impatto ambientale è di fondamentale importanza perché serve a valutare quelli i possibili impatti sull’ambiente, e quindi anche sulla salute dell’uomo, di un determinato progetto prima che lo stesso sia realizzato. Ad esempio, se all’Ilva di Taranto fosse stata fatta una valutazione di impatto ambientale seria e precisa non avremmo avuto quei disastri ambientali, sanitari, lavorativi ed economici che ci sono stati.

Nello spirito costruttivo e di collaborazione che si è registrato nel corso di 4 mesi di lavoro, va detto che rispetto alla proposta originaria di Zaia (PDL 16) sono state introdotte diverse novità, grazie a delle proposte che ho avanzato alla II Commissione e che sono state accettate.

Le elenco per punti: 1) una norma contro il conflitto di interesse (Articolo 6)  interno alla regione per evitare che chi deve controllare non sia subalterno a chi realizza l’opera e una contro il conflitto di interessi dei consulenti esterni (articolo 7 comma 4), 2) le sanzioni (articolo 20) per chi viola la norma sulla VIA che vanno dal 5 al 20% dell’opera e possono comportare anche la sua demolizione con ripristino dei luoghi; 3) la possibilità’ data anche alle associazioni ambientaliste (articolo 15 comma 3) di chiedere ed ottenere l’inchiesta pubblica, ovvero un tavolo di confronto con i progettisti, il comitato VIA e tutti coloro che hanno presentato osservazioni come i sindaci, i  singoli cittadini, le associazioni ambientaliste e di categoria”.

Inoltre, vengono ridotti i consulenti esterni a favore di quelli interni alla regione riducendo i costi per il bilancio regionale, la Commissione VIA verrà sostituita da un Comitato VIA, la decisione finale spetterà alla Conferenza dei Servizi e non più alla Commissione VIA, ci sarà inoltre maggior informazione e trasparenza del processo VIA.

Ci sono tuttavia anche dei lati non positivi: in ben 14 articoli del testo di legge vengono assegnati precisi poteri alla Giunta regionale. Troppi, era meglio stabilire le cose principali nella legge e cosi' ci sarà troppa discrezionalità di scelta in mano alla giunta regionale.  Poi all’articolo 12 viene previsto il VIA sul progetto preliminare con l’intento positivo di sburocratizzare l’iter e dare delle risposte di fattibilità con progetti meno onerosi per le aziende, questo però potrebbe essere oggetto di impugnativa per incostituzionalità perché non previsto dal decreto legislativo 152 in tema di VIA.

Andrea Zanoni

(In allegato testo della legge licenziata dalla II Commissione, per vedere il file cliccare sul titolo del post).

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