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Tutela falde acquifere europee. Interrogazione alla Commissione

Andrea Zanoni presenta un’interrogazione parlamentare sulla tutela delle falde acquifere in Europa. “In Veneto falde a rischio per cementificazione e discariche”. Zanoni chiede alla Commissione europea di sbloccare la Direttiva Ue Suolo ferma in Consiglio.
“Cosa intende fare la Commissione europea per sbloccare la direttiva Suolo, bloccata in Consiglio, e fondamentale per aumentare la protezione del territorio e delle falde acquifere europee?”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea. “In Europa sono sempre più frequenti i casi di  gravissimo inquinamento delle falde acquifere – spiega Zanoni – Un esempio su tutti? Il Veneto”.
“Proprio in Veneto – prosegue Zanoni – negli ultimi trent’anni le autorità locali regionali e provinciali hanno permesso una selvaggia urbanizzazione del territorio e autorizzato diverse discariche come la Tiretta di Padernello, l’ Ecoidrojet di Castagnole e la ex SEV di Padernello (nel Comune di Paese (TV)) dove, stando a quanto riscontrato da il Corpo Forestale dello Stato, sono stati smaltiti anche rifiuti illeciti, portando a livelli altissimi lo stato di degrado del suolo e delle falde acquifere” (VIDEO).

“Nel maggio 2011 l’ARPAV di Treviso ha riscontrato la presenza di mercurio nei pozzi privati dei comuni di Preganziol, Treviso, Casier e Quinto. Stando ai dati diffusi, su 518 pozzi ben 137  risultavano avere concentrazioni di mercurio al di sopra dei limiti consentiti”.

Zanoni ricorda che secondo la Direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE) gli Stati membri devono inserire nei loro piani di gestione dei bacini idrografici un programma di misure al fine di conseguire un buono stato delle acque sotterranee entro il 2015, ma “a soli 4 anni da questa scadenza la situazione della qualità delle falde acquifere in Veneto è estremamente preoccupante”.

L’Eurodeputato ha chiesto alla Commissione europea con un’interrogazione parlamentare se è al corrente di questa grave situazione e cosa intende fare per sbloccare l’importante Direttiva Suolo che prevede non solo l’inventario dei siti contaminati, ma l’obbligo per gli Stati membri di provvedere alla loro bonifica. “L’Europa è un continente enormemente ricco d’acqua dolce ma che rischia di diventare incredibilmente povero di acqua potabile”, conclude L’Eurodeputato.

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