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Sperimentazione animale, l’Italia rischia sanzioni UE

La Commissione europea spinge l’Italia a recepire la Direttiva UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. L’eurodeputato Andrea Zanoni: “Direttiva sbagliata e da abrogare. Tuttavia invito il governo italiano a recepire l’articolo 13 che proibisce alcuni test particolarmente efferati”

 

“La Direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici è stata chiaramente un’occasione persa per superare la sperimentazione animale, tuttavia chiedo al governo italiano di recepire nella sua interezza l’articolo 13 della Legge di delegazione europea, che pur non vietando del tutto la vivisezione, costituisce un modo lungimirante di introdurre innovazione nella ricerca, sviluppando una ricerca maggiormente orientata ai metodi alternativi”. E’ il commento dell’eurodeputato PD Andrea Zanoni, vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, alla richiesta odierna da parte della Commissione europea rivolta all’Italia di recepire la direttiva in questione pena il deferimento di fronte alla Corte di Giustizia UE.

 

“La direttiva europea 2010/63/UE è sbagliata nel principio perché non crea quelle serie condizioni di sviluppo ed impiego su vasta scala di metodi alternativi oggi disponibili e maggiormente efficaci, tanto che per abrogarla è stato raccolto oltre un milione di firme in tutta Europa con l’iniziativa Stop Vivisection – attacca Zanoni – Tuttavia ritengo importante che venga recepito l’ articolo 13 affinché siano vietate alcune pratiche, come ad esempio i test per droghe, alcool, tabacco, armi, la sperimentazione senza anestesia o analgesia, le esercitazioni didattiche con animali, e limitato il ricorso ad altre, come la sperimentazione su animali modificati geneticamente e il riutilizzo degli animali in più test”.

 

Proprio per questo lo scorso 14 gennaio, Zanoni, insieme alla collega Sonia Alfano, ha scritto una lettera al al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ai Membri della Commissione Sanità del Senato e ai membri della Commissione affari Sociali della Camera dei Deputati.

 

“Faccio tuttavia presente che ci viene chiesto di recepire una direttiva sbagliata e che va abrogata nel suo insieme – incalza l’eurodeputato – Da quando sono diventato eurodeputato ho fatto del mio meglio per portare avanti la battaglia contro la sperimentazione animale in sede europea perché sono fermamente convinto si tratta di una pratica inutile e antiquata”.

 

NOTE

 

L’Italia è l’unico Paese Ue che non ha rispettato la scadenza del 10 novembre 2012 per recepire la direttiva all’interno dell’ordinamento nazionale. La Commissione aveva già scritto all’Italia il 31 gennaio 2013 per incentivare il recepimento, ma da allora le autorità italiane non hanno più risposto.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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