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ZANONI

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Qualità dell’aria, la Commissione europea chiede il parere dei cittadini. Zanoni mette a disposizione la traduzione in italiano anche del questionario per esperti ed associazioni

Andrea Zanoni (IdV) invita gli esperti e le associazioni ambientaliste italiane a prendere parte alla consultazione pubblica lanciata da Bruxelles su quali misure prendere per ripulire l’aria che respiriamo. L’eurodeputato mette a disposizione sul proprio sito la traduzione del questionario avanzato in italiano. “Fino al 4 marzo possiamo partecipare alla stesura di quella che sarà la futura politica Ue sulla qualità dell’aria. Nel Nord Italia l’aria più inquinata d’Europa”

 

“Invito tutti gli esperti e le associazioni ambientaliste preoccupate per la qualità dell’aria che tutti noi respiriamo a dire direttamente alla Commissione europea cosa andrebbe fatto per tutelare la nostra salute”. E’ l’invito di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, che pubblica oggi sul sito la traduzione in italiano del secondo questionario, quello avanzato, facente parte della consultazione pubblica lanciata da Bruxelles sulla qualità dell’aria in Europa. “Fino al 4 marzo 2013 possiamo dire direttamente alla Commissione quali sono le misure che dovrebbero essere prese per ridurre la percentuale di inquinanti presenti nell’aria che respiriamo tutti i giorni”. L’eurodeputato fa l’esempio di “strutture inquinanti come gli inceneritori” o “eventi occasionali e tossici” come i roghi dell’Epifania.

Zanoni spiega che “la consultazione, che purtroppo prevede dei questionari solo in inglese, si divide in due parti: un breve questionario per il grande pubblico (disponibile QUI in inglese QUI nella sua traduzione italiana messa a disposizione precedentemente da Zanoni) e una serie più ampia di domande per esperti e specialisti delle amministrazioni nazionali e delle autorità regionali e locali, ricercatori, imprese, portatori di interesse, ONG, associazioni e gruppi ambientalisti e attivi nel campo della salute e gruppi con esperienza nell’attuazione della legislazione sulla qualità dell’aria” (disponibile QUI in inglese e in italiano IN ALLEGATO). Attenzione: in entrambi i casi il questionario va compilato online (la traduzione serve solo per una puntuale comprensione delle domande). Alle risposte aperte si può rispondere anche in italiano anche se è preferibile l’inglese.

“Rispondendo, anche anonimamente, alle domande disponibili sul sito della direzione generale Ambiente della Commissione europea, è possibile dare il proprio contributo ad una delle questioni ambientali oggi più preoccupanti: la qualità dell’aria. Penso, ad esempio alle città del nord Italia, dove si registrano da sempre percentuali di Pm10 tra le più elevate in Europa come evidenzia lo sforamento abituale dei limiti imposti dall’Ue”.

Zanoni sottolinea il fatto che “ormai le legislazioni ambientali vengono decise a Bruxelles e poi attuate, a volte in modo grossolano, dalle autorità nazionali e locali. Ecco perché è fondamentale far sentire la nostra voce proprio a Bruxelles, nel cuore decisionale che può fare molto per ripulire l’aria che respiriamo noi e i nostri figli”.

 
BACKGROUND

 
La consultazione in rete fa parte di un più ampio processo di coinvolgimento della società civile nella prossima revisione delle politiche in materia di qualità dell’aria che costituisce l’ultima tappa del processo di consultazione avviato dalla Commissione nel gennaio 2011. A breve la Commissione pubblicherà anche i risultati dell’indagine di Eurobarometro sulla qualità dell’aria, nella quale sono stati intervistati circa 25 000 cittadini europei in 27 Stati membri. Sulla base dell’analisi compiuta in questi due anni e tenendo conto dei risultati del processo di consultazione descritto sopra, la Commissione presenterà entro il 2013 una proposta sulla futura politica dell’Ue sulla qualità dell’aria.

Ad agosto scorso Zanoni ha fornito all’Ue dati aggiornati sul gravissimo sforamento dei limiti sugli inquinanti nell’aria in numerose città italiane in primis in Nord Italia. Il 19 dicembre è arrivata la sentenza con cui la Corte di Giustizia Ue ha condannato l’Italia per aver superato i limiti di Pm10 nel 2006 e 2007. Sotto accusa l’aria in ben 55 zone e agglomerati urbani.

“La Commissione è a conoscenza dei problemi di inquinamento dell’aria in Italia. Restiamo in attesa della sentenza della Corte”. Così il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik aveva risposto all’interrogazione di Zanoni sul continuo superamento dei limiti di legge degli inquinanti dell’aria in numerose città italiane.

Lo scorso marzo, secondo un rapporto dell’European Environment Agency che ha misurato i livelli di ozono nell’estate (aprile-settembre) 2011, “solo il Nord Italia e poche altre zone in Europa hanno registrato un elevato numero di sforamenti di ozono a terra. Proprio nelle regioni settentrionali si registrano le concentrazioni più alte di questo inquinante causa di patologie respiratorie e altre malattie anche mortali”.

 

Lo smog estivo, l’ozono troposferico potenzialmente nocivo e le microparticelle superano regolarmente i limiti di sicurezza, con la conseguenza che l’esposizione all’inquinamento atmosferico permane la causa di circa 500.000 decessi prematuri ogni anno nella sola Unione Europea.

 

 

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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