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Grandi navi, basta perdere tempo: analisi dell’aria, delle acque e distanze minime

Bruxelles, 5-03-2012

La Commissione europea risponde all’interrogazione di Andrea Zanoni: Le autorità italiane possono limitare l’accesso delle grandi navi in laguna e predisporre analisi sull’inquinamento delle acque. Zanoni: “Basta perdere tempo. Decreto Clini troppo vago”.
“Il decreto ministeriale su “rotte e inchini in mare” non risolve minimamente il problema delle grandi navi in laguna a Venezia. Le autorità italiane devono fare ben altro per mettere al sicuro l’intera laguna”.

Lo afferma Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con in mano la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik alla sua interrogazione sui rischi del transito delle grandi navi nella laguna di Venezia. “Le autorità italiane possono adottare disposizioni di carattere locale in relazione alle acque interne quali la laguna di Venezia – si legge nella risposta – Tali disposizioni possono comprendere restrizioni del traffico o l’uso obbligatorio di combustibili a basso tenore di zolfo per le navi, purché si tratti di misure proporzionate e non discriminatorie”.

“Il decreto interministeriale presentato dai ministri Corrado Clini e Corrado Passera purtroppo rinvia il divieto del transito delle “grandi navi” a quando saranno trovate delle rotte alternative, cosa che in Italia si può tradurre in più di vent’anni di attesa”, attacca Zanoni. “Ancora una volta si rinvia a chissà quando un problema che andrebbe affrontato con la massima urgenza. Insomma, il disastro della nave Concordia al largo dell’isola del Giglio sembra non averci insegnato proprio niente”.

Per questo Zanoni aveva chiesto l’intervento della Commissione europea affinché preveda distanze di sicurezza minime dalla costa per le navi di grandi dimensioni nonché l’obbligo di combustibili meno inquinanti per le navi che si avvicinano a luoghi naturali. “La direttiva quadro sulle acque impone agli Stati membri di raggiungere un buono stato delle acque entro il 2015 e di applicare nel frattempo il principio di non deterioramento. Per quanto riguarda i sedimenti inquinanti, se la questione è tale da provocare un potenziale impatto negativo sullo stato ecologico della laguna occorre affrontarla nel piano di gestione del bacino idrografico a norma dell’articolo 13 della direttiva”, risponde il Commissario Potočnik. Proprio il 16 febbraio la commissione Ambiente del Parlamento europeo ha approvato una riduzione del livello massimo di zolfo nei combustibili dei mezzi di trasporto marittimi.

“Invito le autorità locali ad effettuare al più presto delle analisi scientifiche per valutare gli effetti inquinanti di queste navi e il Ministro Clini a dare tempi certi e vicini sull’entrata in vigore delle distanze minime di sicurezza in laguna – conclude Zanoni – Non possiamo permettere che la laguna di Venezia, il Palazzo Ducale e Piazza San Marco subiscano un incidente come quello dell’Isola del Giglio”.

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