ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Divieto gabbie individuali per le scrofe, l’Italia rischia l’infrazione Ue

L’Italia deve ancora attuare il divieto di gabbie individuali per le scrofe entrato in vigore l’1 gennaio 2013. La Commissione europea intende avviare una procedura di infrazione.

Zanoni: “Oggi a pagare sono questi poveri animali rinchiusi in spazi angusti, domani saranno i cittadini a causa della non applicazione della direttiva Ue da parte delle autorità nazionali

 

La Commissione europea “intende avviare delle procedure di infrazione contro gli Stati membri che non applicano la direttiva 2008/120/CE che stabilisce norme minime per la protezione dei suini”. E’ la risposta del Commissario Ue Tonio Borg all’interrogazione di Andrea Zanoni, eurodeputato e vice presidente dell’Intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo sullattuazione del divieto di utilizzare sistemi di stabulazione individuali per le scrofe in vigore dal 1° gennaio 2013. “Purtroppo alcuni Paesi, come l’Italia, senza la minaccia di condanne e infrazioni, sono restii ad applicare le normative comunitarie. Il caso delle scrofe, come prima di esso quelle delle galline ovaiole, parla chiaro”.

 

Undici Stati membri (Austria, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Romania, Slovacchia, Svezia e Regno Unito) sono pienamente conformi alla direttiva”, fa sapere il Commissario Ue. “Ben prima dell’entrata in vigore del divieto di stabulazione individuale per le scrofe la Commissione ha intrattenuto un intenso dialogo con gli Stati membri e gli stakeholder per assicurare l’ottemperanza alle regole entro il 1° gennaio 2013”.

 

Purtroppo l’Italia non figura tra i Paesi rispettosi della legge – incalza Zanoni – Ecco che a pagare il solito ritardo italiano dell’applicazione delle normative comunitarie sono prima di tutto questi poveri animali, costretti in strutture estremamente anguste, e in secondo luogo i cittadini, visto che le infrazioni comunitarie si traducono poi in multe pecuniarie che vanno pagare con i soldi pubblici”.

 

Invito le autorità italiane a prendere i giusti provvedimenti per evitare l’ennesima tirata di orecchi europea e mettere fine alle sofferenze inflitte quotidianamente a migliaia di scrofe rinchiuse in vere e proprie prigioni dove riescono a malapena a fare un passo avanti e uno indietro”.

 

BACKGROUND

 

Si tratta di gabbie molto anguste che permettono alle scrofe di fare solo alcuni passi avanti e indietro. Per un animale che la ricerca scientifica considera estremamente attivo, essere confinato per tutta la vita in una gabbia è profondamente limitante di tutti gli istinti naturali, come quelli di grufolare ed esplorare liberamente, di rotolarsi per rinfrescarsi, oppure di stringersi attorno ad altri suini o di usare la lettiera per riscaldarsi.

L’ONG Compassion in World Farming, molto attiva nel campo del benessere degli animali da reddito, sta conducendo la campagna Project Pig-No stalling on 2013 ban, proprio per far sì che tutti gli Stati membri rispettino la direttiva 2008/120/CE sulla protezione dei suini in modo puntuale e senza alcun ritardo.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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