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Conferenza “Discarica Postumia 2, cosa sta succedendo a Trevignano?”

“Discarica Postumia 2, cosa sta succedendo a Trevignano?” è il titolo della conferenza in programma per lunedì 13 maggio alle ore 21.00, a Villa Onigo in via Monsignor Mazzarolo 5 a Trevignano (TV). La serata è organizzata dall’europarlamentare Andrea Zanoni del gruppo ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei), membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo con Mario Zanardo, portavoce di Paeseambiente, Valerio Parisotto esperto di Legambiente ed il Consigliere comunale Gianni Pellizzari.

 

Durante la serata affronteremo uno dei temi più scottanti e scomodi per molti amministratori locali, ovvero le discariche e i veleni che contengono. In particolare, sarà esaminata la questione dell’impianto Postumia 2, che potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini e l’ambiente. È arrivato il momento di abbandonare la pericolosa mentalità della discarica a vantaggio del riciclo e del riutilizzo. I vecchi metodi di smaltimento devono essere accantonati, incentivando invece quelle pratiche si incentrano sul rifiuto come bene da rimettere nel ciclo produttivo. I nostri Amministratori devono capire che dalla salute dell’ambiente dipende la vita dei cittadini.

 

Nel corso della serata verrà  illustrato l’esposto che Legambiente ha inviato al Presidente della Regione Veneto, della Provincia, al demanio dello Stato, alla corte dei Conti,  per chiedere di verificare la legittimità del processo di escavazione di ghiaia nella cava Postumia, sita nel Comune di Trevignano, e all’autorizzazione di discarica per inerti Postumia 2, con nuova convenzione stipulata tra il Sindaco di Trevignano e la ditta Postumia 2.

 

A seguito della presentazione del progetto di ampliamento della discarica denominata Postumia 2 in territorio di Trevignano, depositato in Comune a Trevignano in data 14.10.2010, integrato in data 10.11.2011 e soggetto a procedura V.I.A. ai sensi dell’art. 23 e 24 del D.Lgs 152/2006 e art. 23 della L.R. 10/1999 è emerso che, all’interno dell’area interessata dal progetto, esiste un sedime classificato come relitto di acque, di proprietà demaniale.

 

Durante la conferenza verranno anche resi noti i dati, in termini di volumi scavati e valore del materiale ricavato, relativi al possibile danno erariale derivato dall’escavazione demaniale.

Si affronterà anche il tema del Controllo  dove il  controllato e stato nominato a controllore della discarica.

Un appuntamento importante da non perdere .

 

Al termine della conferenza seguirà un dibattito con il pubblico.

 

BACKGROUND

 

A febbraio 2013, Legambiente ha inviato un esposto al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia per chiedere di verificare la legittimità del processo di escavazione di ghiaia nella cava Postumia, sita nel Comune di Trevignano, e l’autorizzazione di discarica per inerti Postumia 2, con nuova convenzione stipulata tra il Sindaco di Trevignano e la ditta Postumia 2.

 

A seguito della presentazione del progetto di ampliamento della discarica denominata Postumia 2 in territorio di Trevignano, depositato in Comune a Trevignano in data 14.10.2010, integrato in data 10.11.2011 e soggetto a procedura V.I.A. ai sensi dell’art. 23 e 24 del D.Lgs 152/2006 e art. 23 della L.R. 10/1999 è emerso che, all’interno dell’area interessata dal progetto, esiste un sedime classificato come relitto di acque, di proprietà demaniale.

 

A luglio 2012 la Provincia di Treviso ha autorizzato l’ampliamento dell’impianto Postumia 2, passando da 99 mila metri cubi a 850 mila metri cubi con una capacità di conferimento, fino al 2019, di oltre un milione di tonnellate di rifiuti provenienti anche dai siti contaminati e autorizzando addirittura lo stoccaggio dei rifiuti prodotti da operazioni di bonifica. A marzo 2011, ben 2.600 cittadini di Trevignano avevano firmato la petizione consegnata poi in Comune per chiedere che non venisse concesso l’ampliamento e che si arrivasse alla chiusura dell’impianto di rifiuti. 

 

Il 24 maggio 2012, il Parlamento europeo ha approvato la relazione Gerbrandy su “un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” che invita la Commissione europea “a razionalizzare la normativa in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre quelli residui fino a raggiungere l’obiettivo RIFIUTI ZERO”. Per questo, il testo “chiede alla Commissione di presentare proposte entro il 2014 allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili”.

Il 7 marzo scorso, Zanoni ha partecipato come relatore alla conferenza “Towards zero waste – Verso rifiuti zero” al Parlamento europeo di Bruxelles (VIDEO) dove, tra l’altro, era presente il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik.

 

Al Parlamento europeo Zanoni ha denunciato spesso gli effetti degli inceneritori e dello smaltimento illegale dei rifiuti sull’ambiente e la salute degli italiani (interventi su inceneritori) (interventi su rifiuti).

 

Zanoni ha aderito al progetto di legge di iniziativa popolare “Legge Rifiuti Zero”  che si propone di raccogliere le firme necessarie per proporre una normativa che bandisca per sempre gli inceneritori e le discariche, a vantaggio del riciclo e del riutilizzo. 

 

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