Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere l’obbligo per gli Stati membri di monitorare le concentrazioni di polline e la possibilità per l’Ue di cofinanziare tale progetto. “Le allergie sono in costante aumento, anche tra i bambini. In un’Europa sempre più integrata ci vuole un’azione europea”
“L’UE preveda l’obbligo per tutti gli Stati membri di fornire informazioni sul polline nel programma quadro europeo sulla qualità dell’aria per contrastare efficacemente le allergie in costante aumento tra adulti e bambini”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, con un’interrogazione alla Commissione europea. “Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità i pollini allergenici dispersi nell’aria rappresentano uno dei più importanti agenti responsabili dei sintomi allergici. Non è più ammissibile che in molti Stati membri i servizi di monitoraggio e informazione sui livelli dei pollini siano basati solo sul lavoro volontario di ricercatori o gruppi di pazienti”.
La Federazione europea delle associazioni di pazienti affetti da allergie e malattie delle vie respiratorie stima che in Europa 80 milioni di adulti (oltre il 24%) soffrano di allergie varie, mentre la diffusione di queste patologie fra i bambini è attualmente stimata intorno al 30-40% e in aumento.
“In un’Europa dove la mobilità delle persone è in costante aumento, venire a conoscenza delle concentrazioni atmosferiche dei pollini presenti nelle diverse regioni dell’Unione è di grande interesse sia per i medici e i pazienti allergici che per le persone con malattie respiratorie che possono così meglio pianificare il loro viaggio e adottare le opportune misure preventive”, spiega Zanoni, che cita le raccomandazioni della stessa Agenzia Europea dei Medicinali (EMA).
“Vista l’escalation di queste patologie allergiche, l’Europa dovrebbe stabilire l’obbligo per gli Stati membri di fornire informazioni dettagliate sulla concentrazione del polline nell’aria e, possibilmente, contribuire con un finanziamento adeguato nel quadro del programma quadro europeo sulla qualità dell’aria e alla luce del fatto che il 2013 è stato dichiarato l’Anno europeo dell’aria”, conclude l’eurodeputato.
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