Chiarezza è quella che chiediamo come gruppo PD in Consiglio regionale relativamente alla questione di Veneto Nanotech. A breve si terrà la riunione congiunta delle due Commissioni consiliari, la Prima e la Terza, alla presenza degli assessori Elena Donazzan e Roberto Marcato, proprio per un approfondimento.
Non può passare in silenzio la fine di un’eccellenza come Veneto Nanotech che per l’industria della nostra regione rappresenta una vera ricchezza. Una vicenda nella quale la Regione appare confusa, perché da una partesi si sta attivando per garantire tutele ai 36 lavoratori, 25 ricercatori e 11 amministrativi, dall’altra persiste nel braccio di ferro con il Consorzio Civen, ricorrendo, dopo aver già perso al Tar, al Consiglio di Stato, col rischio reale di prendere un’altra batosta.
Alla base di questo contenzioso sta la mancata erogazione, da parte della Regione, della compartecipazione al finanziamento accordato. Il Tar veneto ha infatti accolto i ricorsi presentati alla fine dello scorso anno dal Consorzio Civen (Coordinamento interuniversitario veneto formato dagli Atenei di Padova, Verona, Ca’ Foscari e Iuav di Venezia) contro i provvedimenti con cui la Giunta regionale ha revocato i contributi europei assegnati per diversi progetti.
E’ su questo punto che vogliamo la massima chiarezza e che chiediamo agli assessori regionali Marcato e Forcolin di riferire in commissione congiunta prima e terza. Compromettere in questo modo il rapporto con le università sta provocando l’interruzione di numerosi progetti di ricerca in essere e dei relativi finanziamenti.
E’ notizia recente la richiesta del MIUR di restituzione di finanziamento causato dal blocco del progetto. Per le nanotecnologie, all’interno della programmazione europea 2014/2020, sono previsti fondi, finanziamenti e sostegno alle piccole e medio imprese e la struttura di Veneto Nanotech avrebbe potuto rappresentare un elemento di vantaggio competitivo per la Regione.
Per come si sono messe le cose, sembra che, a differenza di altre Regioni che si sono strutturate per finanziare e creare unità e incubatori di ricerca, la Regione Veneto sembra voler perdere un vantaggio competitivo costruito negli anni. La Regione sta quindi dimostrando di non avere alcun ruolo di governance in questo settore strategico.
Andrea Zanoni