Le parole dell’epidemiologo Franco Berrino non sono un attacco, ma una sacrosanta verità: il Veneto è in emergenza pesticidi.
Treviso e Verona detengono un triste primato in Italia con rispettivamente 5.40kg e 6,75 kg per persona, dati che tra l’atro aumentano progressivamente considerando che tra il 2022 e il 2023 l’incremento è stato del 30% nel Trevigiano e del 20% nel Veronese.
Quello che invece non aumenta affatto sono i controlli delle ULSS: dal 2014 a oggi a Treviso sono diminuiti dell’83% e a Verona del 58%.
E mentre questo accade, INAIL e SPISAL hanno certificato un legame tra pesticidi e malattie professionali come il Parkinson.
Questa è la verità che la Giunta Zaia e i suoi alleati non vogliono ammettere. Altro che querele contro Berrino: serve un cambio di rotta immediato.
Il Veneto è l’ultima regione d’Italia per superficie agricola biologica. Solo il 5,6% del totale!
Abbiamo perso oltre 3.000 ettari di biologico in tre anni e nel frattempo, usiamo 15,9 milioni di kg di pesticidi all’anno.
Se la Giunta Zaia avesse sostenuto il biologico e promosso un’agricoltura sostenibile anziché proteggere un modello basato sulla chimica, oggi non saremmo costretti a fare i conti con dati così drammatici. La salute dei veneti vale molto di più dei profitti di pochi.
In questi anni da Consigliere regionale mi sono sempre battuto per spingere verso un’agricoltura salutare e sostenibile.
Alle prossime elezioni regionali possiamo cambiare rotta. Possiamo scegliere un Veneto che tuteli ambiente, salute e agricoltura pulita dando sostegno ad AVS – Alleanza Verdi Sinistra.