A Teolo (PD), nel Parco Regionale dei Colli Euganei, un tratto storico di via Calti Pendice, un’antica mulattiera dal grande valore paesaggistico, è stato asfaltato senza un’adeguata valutazione dell’impatto ambientale.
L’intervento ha coperto 700 metri di strada bianca che faceva parte del sentiero CAI n°2, descritto dallo stesso Ente Parco per la sua bellezza naturale.
Per di più i lavori non si sono limitati ai tratti deteriorati, ma hanno coperto anche porzioni perfettamente integre della strada bianca.
Inoltre, sono stati compromessi piccoli corsi d’acqua fondamentali per la fauna locale, come il rospo comune.
L’autorizzazione sembra essere stata rilasciata per silenzio-assenso, un fatto gravissimo per un’area protetta.
Già in passato a Teolo si erano verificate situazioni simili: perché la Regione continua a permettere queste violazioni?
Per questo io e il collega Masolo abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere spiegazioni chiare e verificare le responsabilità di questo scempio.
La tutela del nostro patrimonio naturale continua ad essere calpestata dall’asfalto!