UNA BELLA NOTIZIA: NUOVE TUTELE PER GLI ANIMALI DA AFFEZIONE IN VENETO. MA LA LOBBY VENATORIA ROVINA IN PARTE LA FESTA

Nell’ultimo Consiglio regionale è stata modificata la legge sugli animali da affezione, la 60 del 1993, inserendo nuove tutele e sanzioni; si tratta di disposizioni che avevo previsto nel mio progetto di legge (PDL n.38) che dal 2021 aspetta di essere votato dalla Commissione e Consiglio.

Le nuove disposizioni prevedono che chi detiene un animale da compagnia deve: a) rifornirlo di cibo ed acqua in quantità sufficiente e con modalità e tempistiche consone; b) assicurargli le necessarie cure sanitarie e un adeguato livello di benessere fisico ed etologico; c) consentirgli un ‘idonea possibilità di esercizio fisico; d) prendere ogni possibile precauzione per impedirgli la fuga; e) garantire la tutela di terzi da aggressioni; f) assicurare la regolare pulizia degli spazi di dimora; g) garantire spazi di custodia adeguati, dotati di idonea protezione dagli agenti atmosferici e con fondo in grado di consentire una corretta deambulazione e stabulazione, garantendo un igienico smaltimento delle deiezioni.

Vengono inoltre inseriti molti dei divieti del mio progetto di legge, eccoli: a) causare sofferenze; b) privare gli animali da compagnia della quotidiana attività motoria, adeguata alla loro indole e alle loro caratteristiche etologiche; c) trasportare animali da compagnia nei vani portabagagli degli autoveicoli privi di osservazione e ventilazione; d) addestrare animali da compagnia ricorrendo a violenze, percosse o costrizione fisica, in ambienti che impediscono all’animale da compagnia di manifestare i comportamenti tipici della specie, ovvero l’uso di collari a punte, elettronici o elettrici e ogni azione tesa a esaltare l’aggressività dell’animale da compagnia; e) promuovere qualsiasi operazione di selezione o di incrocio di cani con lo scopo di svilupparne l’aggressività; f) esercitare la pratica dell’accattonaggio o l’arte di strada con animali da compagnia; g) cedere o vendere animali da compagnia ai minorenni; h) praticare il commercio in forma ambulante di animali da compagnia; i) esporre animali da compagnia a ridosso delle vetrine degli esercizi commerciali o all’esterno degli stessi; l) consentire la partecipazione a manifestazioni espositive di cani e gatti di età inferiore a quattro mesi; m) offrire animali da compagnia in premio, in omaggio o come vincita di giochi nell’ambito di attività ed iniziative commerciali, fieristiche o pubblicitarie; n) lasciare ripetutamente incustoditi animali da compagnia in ambienti e per tempi prolungati tali da essere incompatibili con le loro esigenze fisiologiche ed etologiche di specie; o) utilizzare la catena o qualunque altro strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie o per misure urgenti e solamente temporanee di sicurezza, documentabili e certificate dal veterinario curante.

Le violazioni a queste disposizioni saranno soggette ad una sanzione amministrativa, già calcolata, pari a 400 euro.

Si tratta di disposizioni sicuramente migliorative ma che dovrebbero far parte di un progetto di legge organico che si occupi anche del sostenimento economico dei volontari che si occupano di randagi, di rifugi per i gatti, del microchip obbligatorio per i gatti, del coinvolgimento delle associazioni animaliste, delle campagne di sterilizzazione e così via.

Purtroppo ci sono anche delle cattive notizie, con un emendamento è stata abrogata la norma che prevedeva delle precise dimensioni di superficie minima dei recinti dei cani. Lacuna questa che vede in Veneto una situazione da far west con una miriade di metrature diverse che cambiano da comune a comune. Una abrogazione utile per fare un regalo ai cacciatori che notoriamente detengono spesso i loro cani in spazi veramente ridottissimi.

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