Dal 1° agosto, ben 1.560 cittadini tra Castagnole e le altre frazioni di Paese (TV) rischiano di restare senza medico di base, a causa del pensionamento della dottoressa Elena Rocco e dell’assenza di un sostituto.
Una situazione gravissima, che colpirà soprattutto anziani e persone fragili, costretti a spostarsi verso altri comuni come Quinto o Ponzano Veneto, con disagi enormi.
Ma questo non è un caso isolato, tutto il mondo è Paese! È un problema strutturale che riguarda tutto il Veneto: medici in pensione non sostituiti, carichi di lavoro insostenibili, burocrazia asfissiante e condizioni sempre meno attrattive per i giovani medici.
A Castagnole resta un solo medico, anche lui vicino alla pensione, e la stessa situazione si registra a Porcellengo e Paese. La stessa cosa avviene a Sant’Andrea oltre il Muson a Castelfranco Veneto.
Per questo ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, chiedendo quali misure urgenti intenda adottare la Giunta Zaia per evitare che intere comunità restino senza un servizio sanitario di base, magari rivedendo le modalità stesse di assegnazione e sostituzione dei medici di famiglia.
I cittadini di Paese e del Veneto meritano risposte immediate.
La popolazione che invecchia, i pensionamenti dei medici che non vengono sostituiti stanno innescando una bomba sociale pericolosissima. Non possiamo aspettare i medici pronti a chiedere la carta di credito al posto della tessera sanitaria.
La salute è e deve rimanere un diritto universale, garantito e pubblico per tutti.