TEMPIO DI POSSAGNO: UN CAPOLAVORO DEL CANOVA MINACCIATO DA UN “CASERMONE”

Non c’è più limite al peggio. A Possagno, a soli 150 metri dal Tempio del Canova che attira turisti da tutto il mondo, sta sorgendo un “casermone” che è un pugno nell’occhio al paesaggio e alla storia.
Parliamo di politica incapace di tutelare il Veneto.
Quando i turisti verranno qui ad ammirare il capolavoro del Canova, si prenderanno un bel pugno nell’occhio. Probabilmente si chiederanno quanto sia incapace la politica veneta di tutelare il paesaggio e l’ambiente. Ormai qui c’è un accanimento inspiegabile.
Da un lato, il sindaco di centrodestra si sbraccia a difendere l’opera (e il fratello progettista, guarda caso!), sostenendo che la clinica per i disturbi alimentari sia un bene. Certo che lo è! Ma davvero l’unica soluzione era realizzarla a 150 metri da un capolavoro assoluto, deturpando il panorama con fondi pubblici del Superbonus 110%? Perché non fare una compensazione della cubatura in un altro posto?
Dall’altro, la Soprintendenza – un ente che dovrebbe tutelare il nostro patrimonio ma che è sempre più sotto attacco dalla politica di centrodestra – avrebbe dato il suo benestare. E l’intreccio di Onlus, Fondazioni, Cavanis e parente del Sindaco rende il tutto ancora più torbido, sollevando domande legittime sul possibile conflitto di interessi e sulla trasparenza.
La verità è semplice: Il paesaggio non è un optional, né una qualcosa di proprietà di pochi. Non può essere sacrificato sull’altare dell’accanimento edilizio e degli affari finanziati con fondi pubblici.
Il Veneto merita di più! Meritiamo una politica che non svenda la nostra bellezza per cemento, bonus e logiche di potere. Io non mi arrendo a questa inerzia, a delle leggi che consentirebbero cose simili.
Se pensi anche tu che il paesaggio, la legalità e la trasparenza siano da difendere con le unghie e con i denti… condividi questo post per smuovere le coscienze e lascia un commento su cosa ne pensi!
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