SICUREZZA SUL LAVORO LA REGIONE ARRIVA TROPPO TARDI. SERVONO PIU’ CONTROLLI E PIU’ CONTROLLORI FORMATI E SPECIALIZZATI

Ieri ho incontrato i manifestanti della CGIL durante il presidio davanti al Consiglio regionale e poi una delegazione in Consiglio.
Il Presidente del Consiglio regionale ha comunicato che il Nuovo Piano Strategico Regionale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro è stato finalmente pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regionale. Peccato che arrivi con due anni di ritardo, senza alcuna discussione nelle commissioni consiliari o in Consiglio.
Tra il 2022 e il 2023, con la Commissione Legalità che presiedo, avevo avviato un percorso conoscitivo sugli infortuni sul lavoro e malattie professionali in Veneto, invitando in audizione ben 58 rappresentanti dei vari settori pubblici e privati proprio per contribuire all’individuazione delle maggiori fragilità e criticità.
Il sottorganico degli Spisal (organi di controllo regionali sul lavoro) era già emersa come emergenza e nel frattempo è peggiorata. I concorsi regionali per i nuovi inserimenti sono insufficienti e l’altro problema enorme è la mancanza di personale specializzato.
Un tempo gli Spisal avevano esperti in settori specifici, oggi invece i pochi ispettori rimasti devono controllare di tutto, dai cantieri alle falegnamerie, dalle tintorie alle officine, purtroppo la regione mette sempre meno fondi per le assunzioni e la formazione.
Dietro a tutto questo, è bene ricordarlo, ci sono i gravissimi errori di Zaia che con la terza convenzione sulla Superstrada pedemontana veneta ha creato buchi alla casse regionali che vengono riempiti con i fondi prima destinati ai vari settori come quello dei controlli SPISAL.
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