Dal 15 aprile il quartiere di Canizzano, a Treviso, rimarrà senza medico di base.
Una situazione inaccettabile che colpisce duramente soprattutto anziani, famiglie e soggetti fragili.
Il servizio di medicina generale è fondamentale, e privarne migliaia di cittadini significa negare il diritto alla salute.
Chi vive a Canizzano sarà costretto a spostarsi verso Santa Maria del Sile e San Zeno, con gravi disagi, soprattutto per chi ha difficoltà motorie o non può contare su un’auto.
Con l’interrogazione che ho presentato in Consiglio chiedo alla Regione subito quali misure urgenti intende adottare per garantire la continuità dell’assistenza medica e quando verrà nominato un nuovo medico di base per Canizzano.
La Sanità pubblica territoriale, soprattutto trevigiana, è ormai al collasso da tempo e la Regione non trova soluzioni. Si lasciano aperte strade sempre più ampie alla privatizzazione che non porteranno che ad un altro collasso: quello sociale.